Sony, per bocca del suo presidente Jim Ryan, ha ribadito l’impegno che la società ha messo e sta mettendo nel garantire assoluta qualità ai giocatori che sceglieranno PlayStation VR2.
L’occasione è stata la presentazione riguardo il presente ma soprattutto il futuro di Sony, in cui si è anche ripercorsa la storia recente della PS5 e l’ultimo anno della PS4. Questo genere di documenti è ottimo anche perché ci dà modo di valutare come le società a loro volta vedano le proprie performance.
Ci sono per esempio alcune slide che mettono a confronto la richiesta che c’è stata nel momento in cui è stata distribuita per la prima volta PlayStation 4 e quello che è successo invece con PlayStation 5. C’è ampio spazio per suonare la fanfara parlando di “contenuti incredibili” e dei giochi che verranno nel futuro e anche i piani per l’espansione del nuovo sistema di abbonamento. Subito dopo c’è una slide che riguarda proprio il PlayStation VR2.
Jim Ryan ma anche la slide di cui parlavamo poco sopra promette che, al momento del lancio, la nuova versione del visore per la realtà virtuale di PlayStation sarà qualcosa che rimarrà nella storia. Per l’evoluzione di questa tecnologia ci sarà per esempio spazio per nuovi controller più ergonomici e dotati di grilletti adattivi, con in più una semplificazione nel numero di cavi da collegare alla console, che sono un po’ il tallone d’Achille di questa generazione. C’è poi la menzione di tutti i miglioramenti tecnologici per quello che riguarda la risoluzione e la riproduzione dei movimenti del giocatore e da ultimo l’annuncio che ci saranno, sempre al momento del lancio, 20 giochi confermati tra prodotti first party e prodotti third party. Tra questi giochi è già stato confermato Horizon Call of the Mountain.
Il gioco è sviluppato principalmente da Guerrilla Games con in più il supporto degli inglesi di Firesprite, uno degli ultimi team di sviluppo che Sony ha acquistato. Riguardo la tempistica dell’uscita del PlayStation VR2 si parla probabilmente dell’anno prossimo e qualche analista ha già commentato che in realtà la scelta di uscire nel 2023 è frutto di un piccolo ritardo nello sviluppo della nuova tecnologia.
La realtà virtuale è ancora un territorio di nicchia e poco esplorato soprattutto perché è difficile (e dispendioso) riuscire ad avere esperienze in realtà virtuale che valga la pena di vivere. Come per qualunque altro gadget tecnologico, infatti, c’è il rischio che diventi solo una accessorio per fare scena mentre potrebbe rivelarsi uno strumento narrativo enorme. A dimostrazione di quello che si può fare con realtà virtuale vi consigliamo di provarvi Moss 2.
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