La madre di un bambino autistico, Ty Beaton di 13 anni, ha rivelato che Pokémon GO lo ha aiutato ad alleviare i suoi problemi d’ansia e depressione.
Prima del lancio dell’app di Niantic e Nintendo, Ty lasciava difficilmente la sua casa di Shirley, mentre adesso è spesso propenso a muoversi per andare a caccia di pokémon.
“Prima di Pokémon GO, lui usciva raramente e chiedeva sempre di tornare indietro“, ha spiegato la quarantenne Paula Aslet. “Ora lasciare casa per lui è una cosa di tutti i giorni per andare a cattura pokémon sul suo cellulare“.
Una splendida notizia per quanti amano i videogiochi e ne sostengono da sempre le potenzialità non soltanto ludiche ma anche sociologiche.