Dopo il lancio in America Latina, Pokémon GO registra una battuta d’arresto nel processo di pubblicazione e viene addirittura vietato in Iran.
Come riportato dalla BBC (via), l’app di Niantic è stata bandita dall’Alto Consiglio degli Spazi Virtuali, un’istituzione ufficiale che ha il compito di controllare le attività online nel paese.
Le ragioni sarebbero legate al numero di informazioni a cui lo sviluppatore potrebbe avere accesso chiedendo agli utenti di immettere nell’app il proprio account Google.
Secondo lo stato islamico, l’ente avrebbe chiesto un confronto con Niantic riguardo alla modifica di alcune delle presunte irregolarità, senza mai ricevere una risposta dalla software house americana.
Una smentita a mezzo stampa fu comunque fornita dai creatori di Pokémon GO, che aggiunsero inoltre come fossero al lavoro su un bug che avrebbe alterato il numero di dati a cui essi volevano in origine avere accesso.
Un’altra, e più probabile, ragione per il ban è che i pokémon potrebbero in qualche modo andare a scontrarsi con le severe leggi a sfondo religioso applicate in Iran.
Già nel 2001, un gioco di carte basato sui pokémon era stato bandito dalle istituzioni locali, quindi potrebbe solo trattarsi di un caso in cui la storia si stia ripetendo. Tristemente.
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