In questa primavera che ormai sembra estate non potevamo lasciarci sfuggire la nuova teoria che riguarda i professori di Pokémon Scarlatto e Violetto, i due nuovi giochi presentati e quasi pronti per incontrare gli addestratori di mostri da taschino di tutto il mondo.
E nel più puro stile complottista, dopo il trailer reveal dei due professori Olim (che si chiama Sada nella versione originale) e Turum (che si chiama Turo), tutti i giocatori hanno iniziato a rimuginare in maniera più o meno rumorosa sui social riguardo cosa aspettarsi dai due nuovi giochi Pokémon in termini di tematica generale.
Quello che sappiamo è che i due nomi originali, e anche il loro adattamento italiano, hanno a che fare con il tempo, con il passato e con il futuro. Una stranezza che non è sfuggita gli addestratori più attenti dato che questi nomi segnano una decisa prima volta per la saga dei mostriciattoli da taschino.
Riuscire a mettere ordine in quelle che sono diventate le teorie riguardo l’ultimo binomio Pokémon può sembrare un’impresa titanica ma in realtà tutto ruota intorno a quel poco che finora del gioco, previsto su Switch a novembre, abbiamo visto.
Tutto è iniziato quando, prima di svelare i due professori sono stati mostrati i due Pokémon leggendari che saranno al centro delle due versioni Scarlatto e Violetto. Nella versione Scarlatto troveremo Koraidon mentre nella versione Violetto troveremo Miraidon. Potrebbero sembrare nomi innocui ma in realtà Koraidon mette insieme due termini giapponesi, korai e raido, che potrebbero essere tradotti alla buona con “viaggio nel passato antico” mentre Miraidon è il frutto della fusione della parola giapponese mirai con di nuovo raido e potrebbe quindi essere tradotto con “viaggio nel futuro”.
Che i due giochi possono essere legati al tema del tempo è una teoria corroborata ulteriormente proprio dei nomi scelti per i professori che, per la prima volta, non si riferiscono a nessuna pianta. Sada e Turum sono infatti nomi ispirati alle parole spagnole per passato e futuro e i due professori sono vestiti rispettivamente con elementi futuristici e antichi. Da questa scelta è nata un’altra teoria secondo cui in realtà quelli che abbiamo visto non sono gli effettivi professori del gioco proprio perché non hanno nomi ispirati alle piante ma una sorta di antagonisti travestiti. Non ci resta che aspettare un altro po’ per capire effettivamente se si tratta di una deroga alla regola non scritta dei professori vegetali o se c’è veramente qualcosa sotto.
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