Chi non conosce i Pokémon? La saga Nintendo, nata dalla mente di Satoshi Tajiri e dalla penna di Ken Sugimori nel lontano 1996 è ormai ben nota ad appassionati e non. Il richiamo generato da questo nome nelle menti di chiunque può essere paragonato solo a quello di pochi altri brand, come Super Mario per esempio.
Molti di noi da bambini passavano le giornate a vagare per le città di Kanto prima e Jhoto poi, aspettando gli episodi dell’anime al pomeriggio e infilandoci in mezzo anche qualche partita a carte. Un vero e proprio fenomeno che ha segnato una generazione di bambini che oggi sono ormai diventati adulti. Da pochi giorni siamo entrati nella sesta generazione con l’uscita degli ultimi esponenti della saga, Pokémon X e Pokémon Y. È riuscita Game Freak a confezionare dei capitoli degni della fama che avvolge il marchio? La risposta è: in gran parte si.
Ora i pokemon sono modelli completamente 3D, animati in maniera veramente credibile e piacevole.
Ci sono veramente tante cose da dire su questi titoli, ma la prima cosa che balza all’occhio affrontando questi nuovi capitoli è il mondo di gioco completamente tridimensionale. Muoversi finalmente senza la limitazione delle 4 direzioni è quasi una liberazione, e il mondo di gioco ora sembra più vivo che mai. I due episodi sono ambientati nella nuova regione di Kalos, che prende ispirazione a grandi linee dalla Francia. Quindi potrà capitare di imbatterci in lunghe file di menhir come quelli della Bretagna, oppure prendere da bere e ascoltare qualche chiacchiera sui Pokémon in uno degli innumerevoli café sparsi per le varie città, o ancora ad ammirare la torre prisma, simile in tutto e per tutto alla torre Eiffel di Parigi, se non fosse che ospita al suo interno una palestra Pokémon. La regione è veramente immensa, i percorsi che collegano le varie città sono lunghi e pieni di cose da vedere, oggetti nascosti e scorci spettacolari, enfatizzati da una telecamera che come nei precedenti Pokémon Bianco e Nero non è fissa ma si muove seguendo il giocatore dinamicamente, avvicinandosi e allontanandosi di volta in volta. Esplorare la regione è veramente un piacere, anche grazie a nuovi accorgimenti introdotti, come i pattini che si ottengono abbastanza presto nell’avventura, in grado di farci spostare più velocemente.
Questo strumento ingloba ed espande tutte le funzioni che fino alla scorsa generazione erano disponibili al secondo piano dei centri Pokémon, è ora quindi possibile iniziare una lotta o uno scambio in qualunque punto del mondo di gioco noi ci troviamo.
Ciò che ai veri appassionati della serie interessa però sono i nuovi pokemon! Come si è comportata Game Freak questa volta? Egreggiamente oserei dire. Il design dei nuovi Pokémon è semplice ed efficace, Pokémon carini, Pokémon che incutono timore solo a guardarli, ce n’è per tutti i gusti tra le 69 new entry. Sì avete letto bene, Il Pokédex si espande di sole 69 caselle con questa sesta generazione, il che potrebbe far storcere il naso a molti visto che le precedenti generazioni erano composte tutte da più di 100. La scelta degli sviluppatori è però comprensibile per 3 ragioni. Fin dall’inizio oltre ai nuovi Pokémon sarà possibile catturare anche vecchie conoscenze delle passate generazioni, un mix di creature vecchie e nuove che farà sicuramente piacere ai fan di lungo corso. Inoltre il numero totale di Pokémon ha ormai raggiunto quota 719, una cifra incredibile se paragonata ai 151 Pokémon originali, e inoltre questa volta c’è una grande novità che va a cambiare profondamente tutto ciò che pensavamo riguardo i vecchi Pokémon, ovvero le Mega Evoluzioni. Si tratta di evoluzioni temporanee che i Pokémon possono attivare solo durante le battaglie per ricevere bonus di vario tipo, come cambio di abilità, potenziamento delle statistiche e addirittura cambio di tipo in alcuni casi. Per utilizzare questo nuovo potere dovremmo arrivare a un certo punto della storia in modo da entrare in possesso di due oggetti speciali: le megapietre e il megacerchio. Le prime sono pietre speciali da assegnare ai Pokémon, c’è la charizarzite la venusaurite etc. Ogni Pokémon in grado di mega evolversi ha la sua megapietra, e sarà una sfida trovarle tutte. In battaglia un Pokémon potrà sfruttare il potere della megapietra, che entrando in risonanza col megacerchio indossato al polso dall’allenatore rilascerà tutta la potenza nascosta del Pokémon. La cosa funziona? Si, i pokemon megaevoluti sono ovviamente più forti delle loro controparti normali, ma la limitazione nell’utilizzo di una sola megaevoluzione per battaglia spinge il giocatore a ponderare bene la scelta.
La seconda schermata disponibile sul touch Screen è il Poké io&te che in parole povere è una specie di Tamagotchi con i Pokémon. Potremo far giocare, accarezzare e addirittura fare smorfie con la fotocamera del 3ds ai nostri pokemon. Anche se può sembrare fine a se stessa, anche questa funzionalità non va sottovalutata. Infatti un Pokémon molto affezionato all’allenatore mediante il Poké io&te in battaglia avrà immensi vantaggi. Riceverà più esperienza del normale, avrà una maggiore probabilità di infliggere brutti colpi e di schivare gli attacchi e addirittura potrà eventualmente guarire da solo da stati alterati quali avvelenamento e paralisi.
Non sono dei giochi perfetti, come ho accennato dal punto di vista grafico il 3DS poteva assolutamente dare di più, e la difficoltà generale per completare questi capitoli è ai minimi, ma ciò non toglie che questi capitoli siano qualcosa di imprescindibile per un fan della saga, e le novità aggiunte sono tutte azzeccate. Mi sento tranquillamente di dire che questi possono essere considerati tra i migliori capitoli che questo franchise abbia mai offerto, questi sono giochi che da soli valgono l’acquisto del 3DS, quindi non fateveli sfuggire.
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