Qualcuno ha chiesto ufficialmente a Valve di cominciare a lavorare su Portal 3 e noi ci uniamo a questo appello. Portal e il seguito sono tra i giochi prodotti da Valve più interessanti mai usciti e tanti ancora li rispolverano per farsi offendere un po’ dall’intelligenza artificiale che li anima.
L’appello arriva tra l’altro da qualcuno che conosce molto bene la storia dietro questa serie di videogiochi, Erik Wolpaw. Quello stesso Erik Wolpaw che è stato proprio autore della storia non solo di Portal ma anche di Psychonauts e Half-Life. Il creativo al momento non sembra avere ufficialmente nessun contratto e sarebbe quindi libero abbastanza da potersi occupare immediatamente di un capitolo 3.
La volontà da parte di Wolpaw di lavorare su Portal 3 è uscita durante una intervista con il canale YouTube Kiwi Talkz durante la quale lo sceneggiatore ha parlato di molte cose altrettanto interessanti.
“Fatemi fare Portal 3 prima di morire!”
Per capire da quale mente geniale sia uscito tutto lo humor tossico di Portal bastava guardare una delle interviste che Eric Wolpaw ha rilasciato nel corso della sua carriera. E questa con il canale Kiwi Talkz non fa eccezione.
L’intervista può essere anche un modo per capire come la parte della scrittura si inserisce nella parte della produzione di un videogioco. A tal proposito Wolpaw racconta di come siano stati gestiti questi due aspetti mentre lavorava con Portal 2. Il creativo ha spiegato che in realtà la scrittura vera e propria dei dialoghi che ci sono tanto piaciuti è arrivata a metà del ciclo produttivo del videogioco, in un momento in cui ovviamente le meccaniche principali sono tutte al loro posto. E, vi stupirà sapere che neanche Wolpaw può rispondere con esattezza e darvi il numero di anni precisi di distanza tra i fatti raccontati dal primo Portal e quelli raccontati dal suo sequel.
Ma veniamo alla parte in cui il creativo, rispondendo a un’altra domanda, ha apertamente dichiarato che se gli chiedessero di lavorare su Portal 3 lo farebbe immediatamente ma che probabilmente Valve non ha interesse: “Lavorerei su un ‘altro Portal in un attimo. Ma purtroppo non posso farlo… Posso chiedere che lo facciano, ma non aiuterà“. Il ragionamento è duplice: Wolpaw spiega infatti di essere soltanto un developer all’interno di un possibile gruppo di 300 impiegati e probabilmente non c’è neanche dentro Valve la volontà di lavorare a un nuovo Portal che, questa è la spiegazione, probabilmente non pagherebbe la società degli investimenti. Ciononostante, Wolpaw chiude dicendo “Farebbe i soldi di Counter-Strike GO? Probabilmente no ma… Non tutti i giochi devono fare i soldi di Counter-Strike GO. Gabe, se mi ascolti…“.