Portal si regge su due elementi: la IA totalmente estranea agli umani sentimenti e i puzzle umilianti. Qualcuno ha ripreso di certo il secondo elemento e ha dato a tutto una mano di colore. Ma i puzzle sospettiamo siano ancora umilianti.
I puzzle di Portal, contornati dalla voce dell’intelligenza artificiale che stancamente cerca di scendere a patti con la falsità dell’essere umano sono tra i più interessanti mai realizzati nella storia dei videogiochi.
Innovativi appena usciti sono a tuttora piacevoli da risolvere anche a distanza di tanti anni. Qualcuno forse ancora spera di poter avere un nuovo Portal ma, nel frattempo, c’è un suo figlio spirituale che ritorna con un secondo capitolo aperto ai beta tester.
Anche solo guardando le immagini e i brevi brandelli di video disponibili sulla pagina Steam si capisce come l’influenza di Portal scorra forte in tutta la serie ChromaGun. Il primo gioco è uscito nel 2016 e si è guadagnato il suo discreto pubblico. Adesso Pixel Maniacs torna con un secondo gioco che riprende la meccanica principale del primo titolo ma in un laboratorio nuovo di zecca.
Un laboratorio che aprirà ufficialmente l’anno prossimo ma che già ora accoglie i beta tester. Le abilità che occorre possedere per poter sopravvivere agli ambienti e ai nemici che animano il Cromatech sono legate ai colori: dovete infatti ripassare come funzionano i colori primari e secondari.
Molti puzzle di molte stanze, infatti, vi mettono nelle condizioni di dover pensare a come trasformare un certo pulsante in un determinato colore in maniera tale che si scateni una reazione che attiva il passaggio alla stanza successiva.
Per il resto Pixel Maniacs dichiara che non ci sono validi motivi per non partecipare agli esperimenti con le armi innovative che si trovano all’interno dei laboratori. Neanche se si soffre di daltonismo. Fa piacere quando un videogioco che potrebbe in effetti avere una meccanica complicata per una parte dei suoi giocatori potenziali trova invece il modo di far lavorare tutto per tutti.
ChromaGun 2: Dye Hard infatti è dotato di una modalità pensata proprio per chi soffre di daltonismo. Non c’è invece soluzione se avete paura dei polli. I pennuti sono infatti sparpagliati in più di qualche stanza e occorre fare i conti con la loro presenza.
A giudicare dal trailer che è presente anche sulla pagina Steam tutta la divertente follia del primo gioco sviluppato da Pixel Maniacs è tornata e ora non resta che aspettare che il ChromaGun 2 esca. Se nel frattempo volete dare una sbirciata potete partecipare ai test o provare anche quest’altro gioco.
Familiarizzate anche con il gergo che si utilizza all’interno del laboratorio e con le regole dei test cui verrete sottoposti. Un’espressione che dovete assolutamente imparare è Magnetoid Chromatism, che gli sviluppatori hanno inventato per spiegare esattamente come funziona il loro gioco. Per quello che riguarda le regole attenzione ai… Portali.
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