Microsoft ha fatto una scelta molto forte scegliendo il Game Pass come prodotto di punta della propria offerta, ma attenzione al futuro.
E’ senza ombra di dubbio il miglior piano esistente per i videogiocatori, non c’è concorrenza. Da un punto di vista squisitamente quantitativo, e anche qualitativo a dirla tutta, il Game Pass offre a chi ha la possibilità di pagarlo ma soprattutto di sfruttarlo davvero al massimo una quanti di giochi davvero infinita, il tutto per un prezzo non solo competitivo, ma praticamente impossibile da battere per la concorrenza.
Questo tipo di prodotto può essere proposti al pubblico soltanto quando due cose importantissime coesistono. Da un lato la fiducia indiscussa di una compagnia per la visione di uno dei suoi dirigenti, qui parliamo del tanto amato e famoso Phil Spencer, che spesso viene beccato a videogiocare online ai titoli più disparati e che ama davvero questo universo che ha provato a cambiare.
Dall’altra parte servono delle risorse enormi, messe a disposizione di una strategia a lunghissimo termine, che potrebbe anche non pagare affatto e causare una quantità di problemi davvero terribile. E’ quello che sta facendo il colosso di Redmond con il Game Pass, che anche dopo l’ultimo rincaro continua a dominare il mercato e stuzzicare i giocatori più appassionati.
Il Game Pass permette agli abbonati nel suo piano Ultimate, che non solo è il migliore ma anche quello che ha più senso dopo le ultime rimodulazioni, di accedere ad una quantità enorme di titoli di terze parti e soprattutto tutti i first party pubblicati dal colosso americano. Il tutto per circa 17.99 euro al mese, una cifra davvero bassa e conveniente, in un mondo in cui se si volesse comprare un grosso gioco al mese spenderemmo quasi 850 euro all’anno.
Ma il Game Pass non è al momento diffuso come dovrebbe o come vorrebbero i dirigenti Microsoft. Il piano era creare una sorta di Netflix dei videogiochi, ma al momento non si registra una crescita importante nel numero degli abbonati. E questo potrebbe essere un problema a lungo termine perché adesso sappiamo quanto costa per Microsoft tenere il Game Pass disponibile.
In un report di Bloomberg, che ha intervistato Sarah Bond, presidente di Xbox, è stato rivelato quanto costi per l’azienda convincere gli studi di terze parti a mettere i propri titoli sul Game Pass. “Per addolcire l’accordo, Microsoft spende un miliardo di dollari all’anno per far entrare i giochi di terze parti nel servizio”, si legge nel riepilogo scritto dalle due autrici.
Una cifra enorme, annuale. E’ quasi inevitabile pensare che ci saranno altri rincari in futuro per il Game Pass (ricordiamo 17.99 euro al mese per l’Ultimate) se Microsoft deciderà di continuare per questa strada e gli abbonati non scresceranno in modo importante.
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