Sta per arrivare la pelle elettronica, grazie alla quale potremo abbracciarci online. Ma in che modo sarà possibile?
Stare lontani da una persona per molto tempo non è mai una bella sensazione, specie se è qualcuno a cui teniamo particolarmente. L’allontanamento, però, può essere causato da situazioni importanti e che purtroppo costringono alcuni di noi a prendere queste decisioni, come nel caso di coloro che studiano fuorisede per l’Università ad esempio. Tutte le circostanze, in un modo o nell’altro, sono giustificabili da un fattore chiave: gli impegni.
Ma una ricerca condotta di recente potrebbe finalmente dare un taglio a questa storia, permettendo a tutti noi di entrare in contatto con una persona anche a distanza, quasi come se avessimo l’opportunità di abbracciarla. Si otterrà l’incredibile capacità di toccare una persona con la nostra pelle, dandole modo di percepire il tatto come se fossimo lì. Parliamo, dunque, di una magia ideata da una reale pelle elettronica.
Abbracciarsi a distanza grazie alla pelle elettronica?
Si tratta di una tecnologia wireless e morbida al tocco, capace di rilevare e riprodurre segnali tattili permettendo un’interazione bidirezionale. Di certo sono stati richiesti anni e anni di studio per arrivare ad una simile conclusione, tuttavia ne è valsa la pena dato che il risultato sia a dir poco meraviglioso. Non c’è molto da stupirsi in tal senso, però quello che è stato pensato ha dell’incredibile ugualmente: approfondiamo la faccenda finché è possibile farlo.
Yu Xinge, il professore del Dipartimento di Ingegneria Biomedica in cui è stata sviluppata la pelle elettronica, ha parlato di questo risultato, spiegando i vari ragionamenti fatti per arrivare sino a questo punto. In altre parole ci illustra una storia senza precedenti: “Con il rapido sviluppo della realtà virtuale e aumentata, la vista e l’udito non sono sufficienti per ricreare un’esperienza immersiva: la comunicazione tattile potrebbe essere una rivoluzione per interagire nel metaverso“.
La progettazione dello strumento non è stata facile, anche perché sono stati utilizzati ben 16 attuatori flessibili accostati in un dispositivo dalla grandezza di un cerotto, che come abbiamo detto sono stati capaci di rilevare e produrre maggiori sensazioni tattili in poco tempo. Inoltre, gli attuatori garantiscono la resa del segnale elettrico che poi viene convertito in digitale e trasmesso via Bluetooth, il quale percepisce il feedback mediante la vibrazione meccanica del tocco. Che sia il futuro della tecnologia?