Il remake di Prince of Persia da parte di Ubisoft è stato un progetto chiacchierato da subito, chiacchierato e anche oggetto di scherno per lo stile grafico scelto nei contenuti sparsi in Rete dal developer. E ora, senza troppe spiegazioni, lo sviluppo è stato rimesso in mano al team originale.
Questo remake è stato annunciato per la prima nel 2020 ma da subito si è configurato come un figlio disgraziato di Ubisoft con il primo trailer che ha fatto gridare allo scandalo. Motivo per cui dalla data di uscita originale il publisher aveva dapprima spostato l’uscita a marzo 2021.
Per poi decidere semplicemente di gettare la spugna e dichiarare che lo sviluppo sta andando avanti ma che non c’è una data. Sullo stesso account Twitter che diede ai fan la ferale notizia del pantano in cui Prince of Persia si trovava è arrivata ora la notizia che Ubisoft ha deciso di togliere il peso del progetto ai giovani, ma talentuosi si legge sul loro profilo, team di Ubisoft Pune e Mumbai e di affidarlo a Ubisoft Montreal.
L’annuncio è stato dato sui social e, strano ma vero, le reazioni non sono state troppo veementi. Tanti hanno anzi commentato che se è questo che serve al gioco ben venga, si aspetterà il tempo che sarà necessario. Ma cosa esattamente hanno scritto da Ubisoft? “Lo sviluppo del remake di Prince of Persia: the Sands of Time sarà ora guidato da Ubisoft Montreal, l’originale luogo di nascita della storica trilogia di Sands of Time. Questa decisione è un passo importante e il team, lavorando a partire da quanto raggiunto da Ubisoft Pune e Ubisoft Mumbai, si prenderà ora il tempo che serve per riorganizzarsi riguardo alla portata del gioco per darvi l’esperienza migliore con questo remake di un classico senza tempo, quando sarà pronto. Vogliamo ringraziarvi per il supporto continuo e la pazienza durante lo sviluppo. Potete stare sicuri che vi terremo aggiornati sui progressi con un update futuro”.
Annunciato nel 2020, siamo nel 2022, i due team indiani di Ubisoft potrebbero aver prodotto parecchio materiale ma, forse, la casa madre si è resa conto che gli unici in grado di produrre un gioco coerente con la trilogia originale erano proprio gli stessi developer che lo avevano creato all’inizio. Non osiamo immaginare quanti soldi se ne siano volati fuori dalla finestra con questa mossa ma è chiaro che Ubisoft Pune e Mumbai, nonostante la buona volontà, non stavano cavando un ragno dal buco.
Viene da chiedersi perchè non sia stato scelto subito Ubisoft Montreal e qualche commento esprime proprio questo concetto. Se fosse stato dato a Montreal dall’inizio a quest’ora, forse lo staremmo già giocando. Ma forse è meglio così. Del resto Ubisoft ha una pletora di uffici sparsi per il mondo che vanno testati per capire di cosa sono effettivamente capaci.
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