CD Projekt Red paga ancora lo scotto di Cyberpunk 2077 e del fatto che Sony non lo ha ancora riammesso sul PlayStation Store. Per questo i profitti del primo trimestre registrano un -65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ma nel tutto c’è da registrare anche che Cyberpunk 2077 ha totalizzato un +2% nelle vendite. Secondo il developer il problema non è tanto il 2021 ma il confronto con il 2020. Un anno che, con la pandemia e i lockdown, hanno invece fatto schizzare alle stelle il consumo di prodotti di intrattenimento digitale.
Ed è questa la spiegazione che anche il developer ha dato in una recente riunione con gli azionisti. Certo è che CDPR dovrà anche navigare nelle acque agitate delle class action che coinvolgono anche parte dei suoi stessi investitori e proprio a causa di Cyberpunk 2077.
Era la fine del 2020 quando Cyberpunk, titolo che tutti aspettavamo dai primi teaser fece il suo debutto ufficiale negli store. Lo hype era alle stelle e i portafogli si aprivano come margherite a primavera. Ma poi, sappiamo tutti come è finita.
Il gioco, annegato in una pioggia di bug e con un problema di fondo dovuto alla, vogliamo definirla involontaria, mancanza di comunicazione da parte del developer si è trasformato nell’epitome di tutto quello che non si dovrebbe mai fare quando sviluppi un titolo per diverse piattaforme con performance differenti: mostrare solo il meglio del meglio e far credere a tutti che quel meglio sia in realtà la norma.
E molti hanno gridato alla scandalo e preteso i propri soldi indietro. Ma a quanto pare il -65% registrato nel primo trimestre del 2021 per CDPR non è dovuto strettamente a questo aspetto dei rimborsi. Per il developer tutto si spiega in parte perchè mancano ancora le unità vendute sul PS Store, su cui il gioco in pratica non è uscito e non si sa quando apparirà, e in parte perchè il confronto lo si sta facendo con il primo trimestre del 2020 nel pieno della prima ondata della pandemia e dei lockdown. Inizio 2020 che, per CD Projekt Red, beneficiava anche del successo continuato di The Witcher con la versione per Nintendo Switch e la serie Netflix.
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Queste le parole di Piotr Nielubowicz VP e CFO di CD Projekt che spiegano il punto di vista del developer: “Profitti netti più bassi del solito sono principalmente dovuti a una continuata svalutazione di Cyberpunk 2077, le spese di sviluppo, il lavoro sull’update del gioco e le attività di ricerca e sviluppo per progetti futuri”.
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