“La realtà virtuale sarà la prossima innovazione di Playstation“. Lo ha affermato Shuhei Yoshida, capo dei Sony Worldwide Studios, durante il panel che si è concluso ieri notte alla GDC2014. Confermando quello che tutti noi da tempo ipotizzavamo e auspicavamo, ovvero un impegno concreto di Sony sul fronte della realtà virtuale. “La realtà virtuale darà forma al futuro dei videogiochi” ha proseguito Yoshida “e permetterà di avere giochi più coinvolgenti ed immersivi”.
I primi esperimenti di Sony con la realtà virtuale risalgono addirittura al 2010. Attraverso un controller Move agganciato a un prototipo di visore veniva gestito il tracking dei movimenti della testa. Mentre tra i primi titoli testati in VR ci sono God of War e Datura.
Ma ora è venuto il momento di fare sul serio. E Yoshida ha tolto i veli a Project Morpheus, il tanto atteso visore VR per PS4. Quello che vedete nell’immagine di apertura (e nella gallery appena sotto la notizia) è solo un prototipo. Ed è bene precisarlo. Perché – Sony dice – c’è ancora molto lavoro da fare. Tuttavia il casco funziona, in questi giorni sarà al booth Sony alla GDC e sarà in grado di interagire con Playstation Camera, DualShock 4 e PS Move.
Richard Marks, del reparto ricerca e sviluppo di Playstation ha affermato che grazie a Project Morpheus il giocatore “avrà la sensazione di trovarsi altrove”. E che il dispositivo non sarà utilizzato solo per i giochi, ma anche per altre applicazioni. Ad esempio il turismo virtuale. Sony sta mettendo a punto insieme alla NASA una demo che permetterà di camminare sulla superficie di Marte, sfruttando le riprese del Mars Rover.
La potenza di PS4 sarà fondamentale per renderizzare i mondi virtuali, ad alta risoluzione e con un frame rate sostenuto. Ma l’audio sarà altrettanto importante per coinvolgere il giocatore. Mentre le tecnologie di Move e PSEeye verranno usate per implementare il tracking dei movimenti della testa e il tracking posizionale. “Sarà come avere un cinema personale, direttamente sulla propria testa” ha affermato Marcks. Infine gli spostamenti nei mondi virtuali saranno gestiti attraverso varie periferiche di input. Da DualShock4, a Move a PSEye.
Sony vuole rendere Playstation la piattaforma di riferimento per la realtà virtuale. E quindi supporterà questa tecnologia attraverso gli studios “first party”. Ma ci sarà bisogno anche del supporto delle terze parti. Ed ecco perché il visore è stato presentato proprio alla GDC.
Tra i nomi che supporteranno Project Morpheus sono già confermati Unity, Havok, Epic Games e Crytek. E abbiamo citato solo i più importanti!
Con Project Morpheus e con la VR si tratterà di esplorare una strada non ancora battuta, dando vita a un “nuovo medium”. Perché Sony non ama definire questo oggetto semplicemente una “periferica”. Le regole da seguire saranno differenti. E la chiave sarà il “senso di presenza“. I giochi convenzionali quindi non andranno bene. Ma non è detto che in VR si vedranno solo esperienze “first person”. Sony è convinta che anche il genere “third person” sia adatto a questo tipo di esperienza. E i giochi di guida, in particolare, saranno fantastici da giocare in VR.
Attraverso la VR sarà possibile far provare al giocatore un ampio range di sensazioni ed emozioni. Ad esempio vertigine o claustrofobia. Inoltre l’esperienza in VR potrà anche essere multiplayer. Sony ipotizza che i giocatori in futuro potranno interagire in mondi virtuali attraverso i propri avatar, pur restando nei propri salotti, grazie a Project Morpheus. Forse il mondo virtuale di Oasis, immaginato da Ernest Cline in “Ready Player One”, non è poi così lontano!
La realtà virtuale – secondo Sony – sarà per tutti. L’immagine del visore potrà essere duplicata sulla TV. Così anche chi non avrà addosso il casco potrà essere reso partecipe dell’esperienza, attraverso una modalità multiplayer asincrona, sulla falsariga di WiiU. Sony vuole che la VR diventi un’esperienza sociale. E non un modo di isolarsi, estraniandosi dalla realtà circostante.
Due le demo in VR mostrate alla GDC: il gioco EVE Valkyrie di CCP Games, che avevamo già visto e provato su PC con Oculus. E poi il reboot di Thief, di Square Enix. Sony London Studio invece è al lavoro su una demo chiamata The Deep, che permetterà di immergersi nelle profondità marine, piene di meraviglie ma anche di insidie e predatori.
Riguardo alle specifiche, l’attuale devkit di Project Morpheus ha un display con risoluzione 1080p e un campo visivo superiore ai 90°. Praticamente come i più recenti devkit di Oculus Rift. Ma Sony ci tiene a sottolineare che le specifiche non sono finali. Il visore potrà tracciare i movimenti della testa a 360°. Inoltre il visore grazie ai propri sensori e al software di controllo potrà effettuare una sorta di “predizione dei movimenti”, per ridurre la latenza.
Project Morpheus sarà confortevole da usare e pienamente regolabile. Non creerà problemi durante un uso prolungato. E potrà funzionare in abbinamento a vari tipi di cuffie. Sarà leggero, ma non wireless. Per ora il tutto è collegato alla console tramite un cavo da 5m di lunghezza. Anche su questo punto Sony dice che sono al vaglio altre soluzioni.
Nessuna informazione su prezzo e data d’uscita. Tranne il fatto che non arriverà nel 2014, questo è certo. Yoshida si è limitato al classico “Lo faremo uscire appena possibile“. Non senza aver prima reso omaggio a OculusVR, da lui stesso definita “il vero pioniere di questa nuova tecnologia”.