Sul palco dell’evento tenuto da Sony alla Game Developers Conference 2015, Shuhei Yoshida ha appena mostrato un nuovo prototipo di Project Morpheus, descritto come più vicino alla versione commerciale rispetto al precedente e costruito ascoltando il feedback di utenti e sviluppatori. Il nuovo visore presenta un display OLED a bassa persistenza (come Oculus Rift) per rimuovere ogni sfocatura dall’immagine. Ha diagonale di 5,7″ , risoluzione 1920 x 1080. Ma soprattutto la frequenza di refresh è di ben 120 Hz, il campo visivo di 100° e la latenza ridotta a 18 millisecondi (la metà del primo prototipo). Secondo i ricercatori, quando la latenza scende sotto i 20 millisecondi non è più possibile distinguere tra realtà e VR. Inoltre una bassa latenza di tracciamento riduce la possibilità che si presenti la nausea da simulazione tipica dei dispositivi VR, offrendo un’esperienza d’uso più gradevole.
Il rilevamento della testa dell’utente è ora assicurato da nove LED, tre in più rispetto al passato (uno frontale e due laterali), che garantiscono un tracking a 360°. Il nuovo Project Morpheus è stato migliorato anche nell’ergonomia: il visore può essere sollevato senza togliere il casco, azione quest’ultima deputata alla pressione di un solo tasto. Il display, inoltre, non grava sul viso dell’utente ma sulla testa, risultando più comodo da indossare e sarà possibile utilizzare Morpheus anche portando occhiali.
L’aggiornamento dell’immagine a 120 Hz sarà assicurato dalle librerie “Reprojection” di Morpheus, grazie alle quali gli sviluppatori potranno renderizzare i giochi nativamente a 60 FPS, ottenendo poi un output a 120 fotogrammi al secondo. Le librerie si occuperanno di compensare la differenza di frame rate creando “fotogrammi intermedi”. Caratteristica che, unita alla latenza ridotta, permetterà a Project Morpheus di offrire agli utenti un’esperienza VR di altissima qualità.
Per permettere ai visitatori della GDC di testare il nuovo prototipo Sony ha portato quattro software dimostrativi, tutti funzionanti a 120 FPS nativi e che rappresentano un mix di nuove demo e vecchie demo aggiornate:
- London heist: demo sviluppata da London Studio, ambientata nei sotterranei di Londra. Permette di interagire in VR con Move ed è caratterizzata da un audio 3D posizionale.
- The Deep: versione aggiornata dalla precedente demo di immersione subacquea, ora con nuove creature marine.
- The Toybox: una demo che consente di giocare con dei robot in miniatura. Avete presente quelli di The PlayRoom?
- Magic Controller: una demo pensata per dimostrare come Dualshock 4 possa essere utilizzato anche per interagire in un ambiente virtuale.
Sony ha confermato di voler commercializzare il dispositivo entro l’estate del 2016. Maggiori informazioni a riguardo, tra cui nuovi giochi in VR e forse anche il prezzo, saranno fornite nel corso dell’E3.
Project Morpheus dunque non è più un esperimento ma un prodotto pronto per la commercializzazione. Sony ha deciso di puntare sulla VR e l’evento si è concluso con l’affermazione “Una nuova dimensione del gaming è quasi arrivata. E Playstation è in prima fila“.
Ora resta da vedere come risponderanno i concorrenti!