Ora che il PSVR2 ha ufficialmente invaso il mercato e che sono disponibili anche i primi giochi come Horizon Call of the Mountain sembra che la tecnologia non abbia mai conosciuto punto più alto ma in realtà c’è invece chi guarda con un pizzico di nostalgia agli Anni ’90 quando già si parlava di realtà virtuale.
Perché il percorso che ci ha portato ad avere prodotti come Oculus, Pico, PSVR e ora PSVR2 è iniziato in realtà parecchio tempo fa con esperimenti di varia e variegata natura che hanno negli anni incontrato più o meno favore da parte del pubblico. Esperimenti ingombranti, al limite della tortura e con un contorno di mal di mare. Ma che sono serviti a portarci dove siamo ora.
Su reddit in particolare è apparsa una foto che risale alla fine degli Anni ’90 e che ha aperto per molti il viale dei ricordi di quando questo genere di attrezzi lo prendevi a noleggio nelle sale gioco più all’avanguardia e le cui specifiche tecniche sono adesso ridicole eppure hanno segnato ore di divertimento. Qual è la vostra esperienza in merito?
La foto che ha scatenato i ricordi è stata pubblicata dall’utente Rootsboy 79 e lo ritrae con una maglietta nera dell’Adidas e gli occhi coperti da un visore che in realtà non si allontana poi troppo da quella che è la conformazione attuale dei visori per la realtà virtuale: un VFX1 dotato di piccolo joystick collegato al visore attraverso un quanto mai ingombrante cavo. Le specifiche di questo visore, uscito per la prima volta nel 1995, sembrano ridicole se confrontate con ciò che adesso è in grado di realizzare il visore Playstation ma per l’epoca i due display LCD da 256 colori e visuale a 45 gradi in diagonale di certo sembravano il futuro alla Johnny Mnemonic.
E del resto vale la pena ricordare che senza questi prodotti non avremmo oggi proprio neanche il PSVR2. Sotto la foto i commenti raccolgono proprio il ricordo dell’entusiasmo per quello che sembrava impossibile nonostante tutti i limiti evidenti. C’è chi per esempio ricorda di averlo utilizzato per giocare a Duke Nukem in realtà virtuale. Qualcosa che per esempio ora è possibile fare attraverso una mod che lo rende compatibile con alcuni visori.
Tra le domande e le riflessioni fatte nella discussione che si è aperta su reddit c’è chi guarda con un po’ di rammarico al fatto che non si sia spinto di più e prima sulla realtà virtuale. Ma il problema, come sottolineato da altri commenti e come è anche facile immaginare, è stato un problema di tecnologia. In quel lontano 1997 ciò che era possibile utilizzare per creare l’illusione della realtà non era in grado di andare oltre una serie di limiti tecnologici. Per poter arrivare a ciò che ora è visibile indossando un PSVR2 si è dovuto aspettare che la tecnologia arrivasse a fornire ai visionari strumenti adeguati.
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