E’ stato venduto su eBay e contiene i dati biometrici di quasi 3.000 persone dell’esercito statunitense, tra cui impronte digitali ed iridi, nonché descrizioni di truppe, di possibili collaboratori per le campagne militari svolte in Afghanistan ed in Medio Oriente ed anche dettagli di terroristi. Costo di vendita: meno di 100 dollari.
Ad affermare di aver acquistato su eBay il mini PC dell’esercito statunitense é stato il ricercatore in ambito di sicurezza dei dati Matthias Marx. E, al New York Times, senza mezzi termini ha dichiarato: “L’esercito americano non ha nemmeno provato a proteggere di dati. A loro non importava del rischio, oppure lo ignoravano”.
Senz’altro un giudizio fortemente negativo nei confronti di una delle massime istituzioni degli Stati Uniti d’America, corroborato non soltanto dall’incredibile eccezionalità di ritrovarlo in vendita su eBay, peraltro ad un prezzo irrisorio ed alla portata di pressoché chiunque; ma anche dalla scoperta che tutti i dati custoditi al loro interno, nonostante la loro importanza, non fossero crittografati.
L’unico ostacolo, che però il ricercatore é riuscito a sormontare ed aggirare senza grandi sforzi, era una password di accesso al sistema. Nulla più. Mentre il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti é corso ai ripari richiedendo a Marx di restituire il dispositivo acquistato su eBay.
Il mini PC, un SEEK II portatile solitamente utilizzato dall’esercito statunitense in particolare per le missioni estere, può scattare ed archiviare fotografie, raccogliere impronte digitali e scansionare l’iride dell’occhio umano. Quello in oggetto pare essere stato utilizzato l’ultima volta nel 2012 per una missione a Kandahar, in Afghanistan.
E’ approdato su eBay, su cui é stato messo in vendita alla cifra di 68,00 dollari, dopo essere stato acquistato da un rivenditore del Texas presso un lotto di attrezzature in disuso dell’esercito. Dunque potrebbe essersi trattato di un errore, eccezionale e più unico che raro? Una svista, forse, di un responsabile delle dismissioni dell’esercito che non si é accorto del piccolo dispositivo tra gli oggetti da catalogare come ormai in disuso?
Senz’altro é possibile, ma non sarebbe un caso isolato: lo stesso Marx, che per la Chaos Computer Club statunitense si occupa da tempo di reperire prodotti analoghi, ha dichiarato di aver già raccolto in passato dispositivi biometrici simili, per un totale di sei. E in ben due di questi, le schede di memoria, piene di dati, erano ancora presenti. Dunque non si tratterebbe di un caso isolato. E simili fughe di informazioni potrebbero rivelarsi una grave minaccia per la sicurezza dell’intera nazione statunitense.
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