La crisi del settimo anno. Questo il lasso di tempo, più o meno, dopo il quale molti dispositivi vengono etichettati come obsoleti. Quando uno smartphone, che sia Android o iOS fa lo stesso, diventa obsoleto, appunto, significa che per qualsiasi utente sarà impossibile utilizzare i principali servizi di Google (o di Apple), app di Gmail, Maps e YouTube.
In sostanza bisogna cambiare telefono, questo perché i colossi delle tecnologia non danno più supporto a una specifica release, assicurando che sia una mossa dettata dal voler proteggere la sicurezza dei propri utenti. Rilasciando nuovi aggiornamenti, infatti, sia Google (con Android) sia Apple (con iOS) smettono di supportare le loro versioni più obsolete, che sono dunque quelle più a rischio in termini di bug e attacchi hacker.
In tal senso, Apple ha ufficialmente contrassegnato l’iPad mini di terza generazione come un prodotto obsoleto, segnando la fine ufficiale della strada per uno degli iPad più popolari del gigante di Cupertino. Quel display Retina, con un Multi-Touch retroilluminato LED da 7,9″ (diagonale) con tecnologia IPS, il dispositivo è piaciuto subito anche per una risoluzione di 2048×1536 a 326 ppi (pixel per pollice) e quel rivestimento oleorepellente a prova di impronte.
Cosa non vedremo di Apple nel 2023
Il Chip A7, con architettura a 64 bit e un coprocessore di movimento M7, ha funzionato alla grande per molti anni, prima di essere superato, ovviamente dalle versioni più avanzate. Ma Fotocamera iSight da 5MP, l’autofocus, il rilevamento dei volti e il sensore BSI (backside illumination), l’obiettivo a cinque elementi e il Filtro IR ibrido, diaframma con apertura ƒ/2.4, il controllo messa a fuoco con un tap per foto e video e un altro tap per l’esposizione, Geotagging di foto e video e Foto HDR, sei anni fa erano un qualcosa di nuovo.
Sei anni, però, possono bastare. E’ lo stesso Apple, infatti, che ricorda a tutti quando arriva l’etichetta obsoleto per un dispositivo. “I proprietari di prodotti iPhone, iPad, iPod, Mac o Apple TV possono ottenere assistenza e parti dai fornitori di servizi Apple, inclusi gli Apple Store e i Riparatori Indipendenti, per un minimo di 5 anni dall’ultima volta in cui Apple ha distribuito il prodotto per la vendita – si legge sul supporto ufficiale – mentre l’assistenza e le parti possono essere ottenute più a lungo, come richiesto dalla legge o fino a 7 anni, in base alla disponibilità delle parti”.
Ciao, dunque, iPad di terza generazione, è stato bello finché durato. Questi gli altri dispositivi che Apple non lancerà nel 2003: AirPods Pro 3, Apple TV 4K 4, iPhone SE 4, MacBook Air 13. E nemmeno l’Apple Car, ma questa è un’altra storia per cui si deve attendere, prego.