Provare rabbia non fa bene alla salute o forse sì, almeno stando a uno studio scientifico, e quindi se sentite il bisogno di lanciare il pad mentre siete alle prese con i videogiochi non trattenetevi. Ma non esagerate.
I sentimenti che si sperimentano mmentre si gioca sono un ampio ventaglio che copre tutto o quasi: dall’estasi alla tristezza, dalla gioia alla rabbia nera. C’è anche chi si porta i videogiochi nei sogni.
E come parte della vita di tutti i giorni, c’è anche chi li ha studiati per scoprire che molto probabilmente non sono così deleteri come qualcuno pensa per la mente dei più piccoli, a patto di proporre contenuti adatti alle diverse fasce di età. E uno studio messicano potrebbe aver anche sdoganato quel momento di furia che ogni tanto coglie chiunque giochi.
Rabbia e videogiochi, a piccole dosi va bene
Una combo venuta male e l’avversario si porta via quell’ultimo pezzettino di barra della vita che difendevate da tutto il round. A un passo dalla boss fight uno stupido minion vi colpisce sotto la cinta e vi manda a carte quarantotto la run. Sono molti i modi in cui la rabbia e la fustrazione possono esplodere quando si gioca e troppe volte ci è stato insegnato che è male e che sono solo giochi e che non dovremmo prendercela. Ma, a quanto pare, possiamo arrabbiarci e fa anche bene.
A dirlo uno studio della UNAM, l’Università Autonoma del Messico, condotto da un team guidato dal professor Eduardo Calixto González e il cui titolo è già confortante: “Enojarse resulta benéfico para el cerebro” ovvero “Arrabbiarsi risulta di beneficio al cervello”. Ma, come in qualunque studio, non ci sono solo aspetti positivi. E lo stesso professor Calixto González, dopo aver chiarito coe la rabbia sia necessaria al cervello come sfogo e come mezzo per raggiungere un obiettivo, sottolinea che non bisogna dilungarsi nel sentimento.
Trenta minuti di rabbia al giorno sono più che sufficienti per avere una risposta fisica e mentale allo stress senza che si produca il cortisolo, l’ormone dello stress, e possono anche migliorare le prerstazioni. La rabbia che si prova ogni tanto con i videogiochi è quindi salutare e di certo vi sarete accorti da soli che proprio dopo aver perso all’ultimo, avete poi provato la necessità di tentare di nuovo e spesso avete anche tirato fuori tempi e punteggi migliori.