Una storia che ha veramente del miracoloso quella accaduta a un ragazzo inglese che, dichiarato morto, si è svegliato e ha cominciato a respirare autonomamente poche ore prima che i suoi organi venissero espiantati per essere donati.
Lewis Roberts, 18 anni appena, è stato ribattezzato il ragazzo miracolo dopo che poco prima di essere sottoposto a un intervento di espianto degli organi perché dichiarato morto ha iniziato a respirare da solo.
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La storia del ragazzo miracolo
Lewis Robert è un diciottenne come tanti quando, circa un mese fa, rimane vittima di un catastrofico e pauroso incidente con un furgone che lo travolge. Il ragazzo, con gravi traumi su tutto il corpo, viene portato in eliambulanza al Royal Stoke University Hospital. Le sue condizioni appaiono immediatamente gravissime tant’è che viene intubato e collegato alle macchine Ma i dottori fanno subito capire alla famiglia che ci sono pochissime speranze.
Quattro giorni dopo l’incidente i dottori avvisano la famiglia che non c’è nulla da fare perché Lewis ha subito una grave lesione cerebrale che ne ha causato la morte. A questo punto la famiglia Roberts decide di donare gli organi del proprio figlio per salvare la vita di altre 7 persone. E allora ecco che succede il miracolo.
Racconta la sorella su Facebook che mentre salutava il proprio fratello che stava per essere sottoposto all’intervento chirurgico di espianto, improvvisamente, sulla macchina ancora collegata al corpo di Lewis è apparsa una linea marrone. Questa linea nel macchinario identifica la respirazione autonoma dei pazienti.
All’inizio, nessuno ha creduto che potesse essere altro se non un glitch nel programma della macchina ma Jade, così si chiama la sorella di Lewis, gli ha sussurrato “1,2, 3 fai un bel respiro “. Di nuovo la linea marrone. Un glitch può essere spiegato ma due hanno insospettito effettivamente anche i dottori che alla fine hanno dovuto constatare che il ragazzo non era morto e che stava davvero respirando autonomamente.
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Adesso, nonostante le gravi lesioni, Lewis fa passi da gigante e riesce a muovere la testa e gli occhi. Ora, mentre la Polizia dello Staffordshire continua ad indagare sull’incidente, è partita la gara di solidarietà con donazioni da tutta l’Inghilterra. La sorella ha infatti dichiarato “molte persone hanno chiesto di mandare soldi per pagare una birra a Lewis. Tutti i soldi che verranno mandati saranno dati a Lewis quando tornerà a casa e sarà di nuovo in piedi“.
Una storia che ha davvero del miracoloso e che dimostra come, ogni tanto, anche la scienza può sbagliare. Per fortuna.
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