Rainbow Six Siege ha bannato quasi 100.000 giocatori nel 2020

Nuove misure anti-cheat per Rainbow Six Siege, che solo nello scorso 2020 ha bannato quasi 100.000 giocatori.

I grandi service games, specie se sparatutto in prima persona, devono sempre fare i conti con hacker che minano il bilanciamento delle singole meccaniche di gioco, nonché una piacevole esperienza videoludica per gli altri videogiocatori.

Molti sviluppatori hanno investito in tempo ed energie per arginare questo problema, compresa Ubisoft, che con RSS ha avuto diversi problemi in questo senso tanto che, solo lo scorso anno, nel titolo sono stati bannati quasi 100.000 giocatori.

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Rainbow Six Siege, bannati oltre 100.000 giocatori nel 2020: le contromosse Ubisoft

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Un’immagine per il videogioco (Fonte: YouTube).

Secondo un post degli sviluppatori, il titolo si muoverà in tre direzioni per diminuire casi del genere. Per prima cosa, verrà migliorato il sistema per individuare questi giocatori, poi verranno rafforzati i sistemi “difensivi” e infine si cercherà in tutti i modi di proteggere l’esperienza videoludica dei giocatori onesti.

Il post sul blog, condiviso anche su Twitter (come potete vedere in fondo all’articolo) mira a tranquillizzare i giocatori e ad informarli sulle mosse future, anche se non può entrare molto nel dettaglio; spiegare nello specifico le strategie potrebbe favorire proprio gli hacker e vanificare gli sforzi.

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