Recensione delle cuffie AOC GH200, un modello base che garantisce ottime prestazioni ad un prezzo davvero incredibile.
La Admiral Overseas Corporation, o semplicemente AOC, non ha certamente bisogno di presentazioni se si parla di gaming. Il marchio taiwanese negli anni, e soprattutto dopo l’acquisto da parte del titano di Hong Kong TPV Technology Limited, è riuscito a ritagliarsi uno spazio di primo ordine sul mercato. E anche nelle stanze di tantissimi videogiocatori, che spesso si affidano ad AOC per la qualità costruttiva e l’affidabilità dei suoi monitor, pensati per soddisfare ogni esigenza del videogiocatore.
Vedere una compagnia spingersi anche in altri campi, laterali alla propria specialità, non è di certo scontato. Ed ecco che la nuova linea di cuffie firmate AOC non è soltanto interessante in quanto accessori audio, ma anche per comprendere se e dove può spingersi questo marchio. Ed ecco perché abbiamo immediatamente accettato di provare il modello GH200.
Le cuffie AOC GH200 sono il modello base dell’intera linea di cuffie prodotte dall’azienda, quelle pensate per ogni tipo di utente e di situazione, e che grazie al jack da 3.5 posso essere inserite praticamente ovunque, dal cellulare al PC, passando per console da gaming e tablet. All’interno della confezione piuttosto minimal troviamo soltanto uno splitter e un altrettanto laconico manuale di istruzioni, che illustra però una particolarità piuttosto interessante.
Se siete come e preferite immergervi in lunghe avventure single player piuttosto che in confusionarie lobby del free-to-play di turno, ecco che la possibilità di staccare l’antennina del microfono è una manna dal cielo. Basta una mezza rotazione in senso antiorario e il prolungamento si stacca, pronto ad essere reinserito quando vogliamo con un giro in senso orario. La qualità del microfono è di buona, e nessuno ha avuto problemi a comprendermi mentre parlavo. Il lungo jack da 3.5 è abbastanza esteso da non rappresentare mai un problema, ed è dotato di una rotellina per il controllo del volume e uno switch per aprire il microfono o mutarvi del tutto. Da segnalare il fatto che quanto vi mutate o riaccendete il microfono emetterete un forte “BOP”, che potrebbe infastidire i vostri compagni di squadra.
Per quanto riguarda le cuffie, abbiamo davanti un modello che fa di tutto per servirvi, senza farsi notare troppo. Interamente nere, le GH200 non urlano “guardatemi!” come altre cuffie che colorano le vetrine online degli e-store o gli scaffali dei negozi di elettronica. Non ci sono led o dettagli fluorescenti, e questo gioca in favore di quanto detto prima: delle cuffie adatte per ogni console, ogni PC e ogni situazione e arredamento. Un total black che promuovo.
Per quanto riguarda il comfort, le cuffie sono ok. Il padiglione si muove abbastanza da abbracciare la testa senza fare troppa pressione e l’imbottitura scelta da AOC è piuttosto comoda. L’archetto si estende in maniera piuttosto importante, ma i padiglioni non sono abbastanza grandi da ricoprire perfettamente tutti i tipi di orecchie. Le mie, ad esempio, non sono coperte del tutto. Segnalo poi che dopo un paio d’ore ho provato un po’ di calore eccessivo ed ho sentito la necessità di far “respirare” le orecchie. Avere il viso largo e gli occhiali certamente non ha reso le cose facili a queste cuffie, ma bisogna sottolineare che l’ecopelle che ricopre i padiglioni non è proprio delle più fresche possibili.
Come spesso succede nel segmento delle cuffie da gaming, anche le GH200 di AOC sono tarate verso le frequenze basse. Svuotare il caricatore di un AK modificato in una libreria abbandonata in Metro Exodus restituisce un suono molto potente, con ogni esplosione che ci colpisce senza pietà. Nei panni di Jin Sakai sono riuscito a godermi perfettamente il suono dello scrosciare delle acque mentre componevo uno degli haiku che mi mancavano e le urla di Anfield dopo aver segnato il gol che mi consegnava la Premier League.
Le prove su Warzone hanno anche sottolineato l’importanza dei driver da 50mm installati, AOC permette anche di avere un tracciamento piuttosto preciso di cosa si muove attorno a noi. Sono spesso riuscito a percepire e girarmi verso il nemico che mi stava vicino, prima di perdere il duello di riflessi. Sparare e fare esplodere le cose è un grande piacere, ma anche ascoltare i dialoghi di una cutscene ben diretta è assolutamente soddisfacente. Malgrado i medi non siano proprio eccezionali, e tenda più verso i bassi e buoni alti, i driver da 50mm permettono anche un ascolto piuttosto soddisfacente di musica, audiolibri, film.
Mi sento quindi di promuovere le AOC GH200. Il suono è di buona qualità in ogni situazione, il microfono preciso e staccabile è si adatta all’uso dell’utente (e non viceversa) e in generale il feeling non è affatto “cheap”. Purtroppo, ci sarebbe qualcosa da ridire sulla comodità, che pur essendo buona non è eccezionale come il sound. La caratteristica migliore di queste cuffie è tuttavia il prezzo: le si trova infatti spesso tra i 25 ed i 30 euro. Parliamo di una cifra bassissima per un headset (cuffie over-ear e microfono), che di solito permette soltanto di arrivare a dozzinali cuffie di qualità imbarazzante, dal suono otturatissimo e che si spaccano dopo qualche settimana. Giù il cappello davanti ad AOC, che è riuscita a mettere sul mercato un accessorio di alta qualità ad un prezzo da mercatino Potete trovarle su Amazon in questo momento a una cifra davvero imperdibile.
RECENSIONE AOC GH200
PRO
CONTRO
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