Recensione con voto di The Valiant, un RTS con elementi GDR che regala momenti davvero molto spettacolari.
Continua una settimana tutta storia con un altro videogioco dal sapore nettamente medievale. Dopo la nostra recensione di A Plague Tale Requiem, ora tocca a The Valiant. Un videogioco strategico sviluppato da Kite Games, studio di sviluppo ungherese che ha un passato nello sviluppo di RTS, e pubblicato da THQ Nordic.
Il videogioco racconta la storia di Teodorico di Achenburgo, un veterano crociato che ha combattuto in Terra Santa contro gli infedeli. Durante la guerra, però, vede con i propri occhi gli orrori della battaglia, la distruzione e il male farsi largo nel cuore dei propri fratelli in arme, che agiscono in modo bestiale contro gli innocenti. Ritiratosi ad una vita privata e isolata, il cavaliere però viene richiamato in battaglia dopo 15 lunghi anni, quando viene a sapere che il suo ex amico e superiore Ulrico di Grevel sta compiendo un’impresa che mette tutti a rischio. Sta infatti cercando di mettere assieme i pezzi della Verga di Aronne, un manufatto che se ricostruito porterà incredibili danni a tutta l’umanità.
Ci si imbarca quindi in un viaggio lungo, che porta il videogiocatore in Europa e nell’Medio Oriente, a combattere contro diversi tipi di nemici. Sul cammino si incontreranno tante personalità forti, non solo tra gli alleati, come il veterano Rinaldo di Campidonia dell’Ordine Teutonico, oppure la tagliente mercenaria Grimilde Eidottr della Compagnia dei Corvi. E diverse nemesi che pure avranno i loro momenti memorabili e delle boss fight dedicate.
Molto interessante la possibilità di personalizzare il proprio esercito. Non solo si scelgono i capitani, le truppe possono anche essere potenziate attraverso dei punti con cui muoversi lungo tre diversi alberi delle abilità: offensive, difensive e utilità. Ci sono poi armi, vestiti ed equipaggiamento che può essere raccolto durante la battaglia, e che poi può essere distribuiti tra le nostre truppe per avere bonus e malus in base al nostro stile di combattimento. Tanti i tipi di unità tra cui scegliere, anche se il buon duo cavalieri con scudo ed arcieri sarà la soluzione migliore per quasi tutti gli scenari.
Il combattimento è ovviamente la chiave di The Valiant, con tanti lati positivi e qualche difetto fastidioso. Da dire che le schermaglie sono generalmente interessanti e credibili, con le forze che si muovono bene sul campo di battaglia, hanno delle animazioni generalmente buone e offrono tanti spunti tattici. C’è ovviamente il classico sasso-carta-forbici tra i vari tipi di unità, e saper contrastare bene il nemico è fondamentale per ottenere la vittoria. Anche perché spesso sarete costretti a degli scontri che vi vedono nettamente in inferiorità numerica, magari a presidiare una zona che viene attaccata da ogni lato. E difendere la posizione muovendo le truppe continuamente e in modo intelligente fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Da questo punto di vista non ci sono quasi mai grandi battaglie storiche, ma piccole schermaglie, in cui utilizzare ogni piccolo vantaggio per ottenere una vittoria valorosa quanto insperata.
Microgestire le vostre poche forze è necessario per avere la meglio. Ed ecco che dovrete curare i vostri alleati con i cavalieri che sono in prima linea, mentre attivate l’abilità “Vendetta” dei vostri arcieri, che da posizione coperta spareranno per un po’ frecce infuocate sul nemico, movendo parallelamente la cavalleria per aggirare il centro della mischia e colpire da dietro i balestrieri nemici attirando l’abilità di carica. Trionfare in battaglia in questo modo regala grandi soddisfazioni, perché si sente effettivamente il peso della vittoria. Ma in certi momenti c’è un po’ di frustrazione per non poter attivare in modo automatico certe abilità, o mantenere per lungo tempo un fronte preciso e coeso, con le singole squadre che spesso si muovono per inseguire l’avversario, causando accerchiamenti e scoprendo gli arcieri. Sarà fondamentale, oltre a tenere le spalle coperte, controllare i 4 parametri di ogni unità: Vigore e Vendetta servono per attivare abilità speciali e attacchi ad area; la Salute e la Resistenza, con la prima che scende quando la seconda è a zero.
La campagna giocatore singolo è caratterizzata da 15 missioni riuscite, che presentano una buona varietà di paesaggi e di avversari. Qualche battaglia in più e qualche situazione più particolare sarebbero state molto gradite, ma comunque si parla di una campagna di tutto rispetto, caratterizzata anche da una difficoltà piuttosto elevata, che potrebbe anche diventare frustrate in alcune situazioni nel late game. Il gioco è anche caratterizzato da due modalità multiplayer: 1V1 o 2V2 contro alti giocatori, oppure la modalità Last Man Standing, in cui 3 giocatori dovranno collaborare per resistere a quante più ondate di nemici possibili. Ovviamente non abbiamo testato queste modalità, essendo il gioco non ancora disponibile al grande pubblico.
The Valiant è un titolo molto valido, che certamente non vanta un comparto tecnico da tripla-A, ma riesce praticamente in qualsiasi aspetto. Un po’ più di varietà nelle missioni, nelle tattiche e nel tipo di compiti da portare a termine avrebbero certamente migliorato l’offerta. Il potenziale c’è, in futuro, tra espansioni e possibili sequel, Kite Games ha in mano qualcosa su cui lavorare e farci divertire parecchio.
PRO
CONTRO
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