Si parla sempre con maggiore insistenza del remake di Resident Evil 4, colpa forse anche di Ghostwire Tokyo con cui il classicone Capcom condivide parte del DNA artistico.
Questo DNA è ovviamente quello di Shinji Mikami, ex Capcom ora director proprio del team Tango Gamesworks e in una recente intervista, tra una domanda e l’altra sul nuovo gioco in esclusiva PlayStation qualcuno è riuscito a scucire a Mikami un frammento di un commento riguardo proprio l’eventualità di un ritorno in grande spolvero del capitolo 4 della sua IP più famosa e celebrata.
Non che le parole di Mikami possano in qualche modo dissipare i dubbi e darci la certezza che Capcom stia davvero ascoltando i fan del suo gioco e stia programmando di uscire su nextgen ma è quantomeno una voce in più da aggiungere al coro.
Mikami: “Spero che Capcom migliori la mia storia”
Parole forti quelle pronunciate da Mikami ai colleghi di VG247 che gli hanno chiesto cosa ne penserebbe di un remake. “I fan molto probabilmente lo vogliono e quindi è una cosa buona”, ha commentato il developer che poi ha aggiunto “sarebbe bello se Capcom potesse fare un grande lavoro, rendere la storia migliore e uscire con un prodotto buono“.
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Cosa ha che non va la storia di Residen Evil 4, vi chiederete voi. E ce lo chiediamo tutti ma a quanto pare Mikami, con una nota di umiltà e autocritica che distingue il vero genio, ha espanso il concetto raccontando che in realtà gli erano state date solo tre settimane per scrivere tutta la storia e che quindi ovviamente non c’era stato tempo per raffinare i dettagli. Se avete trovato qualche punto della trama un po’ floscio, ecco il motivo: date a un genio tre settimane per una storia e lui vi produrrà SOLO Resident Evil 4. Cosa avrebbe tirato fuori con una settimana in più?
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Se davvero prima o poi Capcom annuncerà al mondo di avere per le mani il remake di RE4 non lo sapremo finchè non sarà pronto. Per ora abbiamo avuto valanghe di rumor che si sono trasformati anche in un valzer di studi di sviluppo a quanto pare con una voce ricorrente che vorrebbe il lavoro tornato a un team interno Capcom denominato proprio Resident Evil dopo un esperimento con M-Two. Ma la richiesta di un aggiustamento non è certo insolita visto ciò che è successo con il capitolo 3.