Resident Evil: Revelations 2 – hands on

Qualche giorno fa siamo stati ospiti negli studi di Digital Bros a Milano, dove abbiamo potuto testare con mano una versione praticamente definitiva di Resident Evil Revelations 2 e fare la conoscenza di Michiteru Okabe, nientemeno che il Producer del titolo.
Okabe san ha spiegato ai presenti le modalità di uscita di questo particolare episodio della saga, ovvero a episodi, in stile serie televisiva: chi ci ha giocato ricorderà sicuramente che anche nel primo Revelations l’impostazione della trama era molto “televisiva”, con cliffhanger alla fine dei vari capitoli e riassunti degli eventi accaduti precedentemente a ogni avvio del gioco. Questa volta Capcom ha deciso di fare un passo in più, organizzando addirittura la distribuzione dei vari episodi a cadenza settimanale, prendendo spunto da Telltale con i suoi The Walking Dead e The Wolf Among Us. Dopo questa doverosa premessa, vorremmo focalizzarci sul gioco in sé, illustrandovi quel che abbiamo potuto vedere nel nostro scrupoloso hands on, effettuato in versione PlayStation 4.
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Capcom ha deciso di fare un passo in più, organizzando addirittura la distribuzione dei vari episodi a cadenza settimanale, prendendo spunto da Telltale con i suoi The Walking Dead e The Wolf Among Us.

Abbiamo provato (ovviamente) il primo episodio, che ci mette nei panni di Barry Burton, vecchia conoscenza per gli amanti di Resident Evil, comprimario importantissimo nella saga che finalmente ottiene un ruolo da protagonista: nella prima cutscene lo vediamo a bordo di una barca con l’intento di raggiungere sua figlia Moira, anch’essa protagonista di questo Revelations 2. Appena preso il controllo del gioco facciamo la conoscenza di una dolce bambina, trovata per caso vicino al punto di attracco: si tratta di Natalia, che dopo qualche (timida) opposizione del nerboruto Barry, ci farà da spalla per tutta la durata dell’episodio.

È possibile infatti scegliere uno dei protagonisti del gioco e modificarlo a piacimento nell’aspetto e nelle abilità, assegnargli armi (anch’esse modificabili) e farlo salire di livello.

Il dualismo tra i personaggi controllabili sembra una caratteristica che avremo modo di vedere spesso nel titolo, in quanto parte integrante del gameplay: se con Barry ritroviamo il classico approccio TPS introdotto da Resident Evil 4 in poi, passando a Natalia con la semplice pressione di un tasto scopriamo nuove possibilità d’interazione con il mondo di gioco; la ragazzina infatti risulta fondamentale per diversi motivi, in quanto (per non ancora precisati dettagli narrativi) è capace di percepire la presenza di nemici attraverso le pareti, visualizzati come ombre colorate di giallo. Questo aspetto apre a nuove prospettive anche per lo stesso Barry, che può in questo modo agire di soppiatto alle spalle degli infetti e metterli al tappeto in modo silenzioso, donando anche una minima componente stealth al gioco.
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Natalia è inoltre in grado di passare per cuniculi stretti e sbloccare porte, nonché scovare oggetti nascosti e uccidere alcuni nemici (solo se già a terra) con mattoni trovati in giro: niente male per una bambina!
Proseguendo per l’episodio ci siamo imbattuti in diversi enigmi -marchio di fabbrica della saga da sempre- resi ancora più variegati dalla necessità di risolverli sfruttando sia Barry che Natalia: la nostra prova della campagna si è conclusa dopo un rocambolesco scontro con una enorme B.O.W, chiaramente vinto grazie alla nostra abilità (e alla difficoltà impostata al minimo…).
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La ragazzina infatti risulta fondamentale per diversi motivi, in quanto è capace di percepire la presenza di nemici attraverso le pareti.

Ma Resident Evil Revelations 2 non è solo Campagna, infatti è stato effettuato un buon lavoro anche sulla modalità Raid, già presente nel precedente Revelations, e che abbiamo avuto modo di testare approfonditamente.
Tanto per cominciare, la prima differenza risiede nel menu principale della modalità ora chiamato Vestibolo e raffigurato come una stanza in cui il nostro avatar può muoversi liberamente: è possibile infatti scegliere uno dei protagonisti del gioco e modificarlo a piacimento nell’aspetto e nelle abilità, assegnargli armi (anch’esse modificabili) e farlo salire di livello completando le varie missioni. Raid consiste in diverse operazioni, ognuna delle quali è formata da sei missioni, ambientate nei luoghi già visti nella Campagna, ove andremo ad abbattere nemici su nemici cercando di collezionare più distintivi possibile, necessari al fine di proseguire con le altre operazioni.

Graficamente la produzione è di buona fattura, nulla che faccia gridare al miracolo, ma siamo ben oltre i canoni del precedente Revelations su console e PC.

Abbiamo avuto modo di completare la prima operazione in singolo, ma all’uscita sarà possibile giocare ogni missione anche in cooperativa sia online che a schermo condiviso: oltre alla classica “uccidi tutti i nemici e raggiungi il punto X” sono presenti missioni con traguardi specifici, come difendere degli obiettivi, raggiungere un determinato punto nel minor tempo possibile e tante altre varianti, così come esistono nemici con particolari “abilità”, quali l’esplodere dopo essere stato ucciso e altre che vi lasciamo il gusto di scoprire da voi; insomma, di carne al fuoco ce n’è tanta, questa rinnovata modalità Raid promette decisamente bene.
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Graficamente la produzione è di buona fattura, nulla che faccia gridare al miracolo, ma siamo ben oltre i canoni del precedente Revelations su console e PC, che pagava lo scotto di essere stato concepito inizialmente su Nintendo 3DS.
Per quanto riguarda la distribuzione, oltre ai quattro episodi singoli, che usciranno come già detto a cadenza settimanale a partire dal 25 febbraio, sarà disponibile dal 20 marzo la Complete Season, che comprende i quattro episodi più due capitoli bonus e Hunk giocabile in modalità Raid. Se invece foste allergici al digital download, sappiate che la versione scatolata sarà anch’essa disponibile il 20 marzo e offrirà la selezione più completa di extra, perché conterrà tutto quello che vi abbiamo già elencato, nonché quattro costumi alternativi, quattro scenari bonus e il buon vecchio Wesker utilizzabile in Raid.

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