Quando Microsoft ha annunciato Rise of the Tomb Raider durante la scorsa estate come esclusiva Xbox, alcuni fan si grattavano il capo chiedendosi perché non fosse più multipiattaforma. Dopotutto il reboot del 2013 era stato pubblicato per console Xbox e PlayStation, così come per PC. Così il capo di Crystal Dynamics, Darrell Gallagher, ha raccontato la natura dell’accordo con Microsoft, di cosa significhi per loro il gioco e altro ancora.
Parlando con Game Informer, Gallagher ha spiegato che i rapporti con Microsoft non sono nati di punto in bianco. Infatti si tratta di una “partnership di lunga data”, iniziata nel 2008, quando Crystal Dynamics ha distribuito Tomb Raider Underworld su Xbox 360 con alcuni DLC esclusivi. A quest’uscita, è seguita quella di Lara Croft and the Guardian of Light nel 2013, che è stato pubblicato prima su Xbox 360 grazie alla promozione Summer of Arcade di Microsoft. Come risultato di queste precedenti relazioni lavorative, l’esclusiva di Rise of the Tomb Raider rappresenterebbe una “naturale evoluzione di ciò che è cominciato anni fa”, secondo quanto dichiarato da Gallagher.
Microsoft distribuirà Rise of the Tomb Raider, gestendone anche il marketing. Nel complesso, il lavoro di Microsoft servirà a Crystal Dynamics per “realizzare ciò che vogliono, affinché venga offerta la migliore esperienza di gioco possibile”. È stato inoltre chiesto a Gallagher se l’esistenza di Rise of the Tomb Raider dipendesse dalla partnership con Microsoft. La risposta è stata la seguente: “Se si prende in considerazione il franchise, saprete che è nato da circa vent’anni, quindi credo che il gioco sarebbe stato distribuito anche senza l’aiuto di Microsoft.”
Inoltre, ha aggiunto: “La domanda che ci poniamo è: come facciamo portare sul mercato la migliore versione di Tomb Raider? Come potrete immaginare, sapere che Xbox ha intenzione di aiutarci a fare questo grande salto non è che un vantaggio.”
L’accordo stabilisce anche che Crystal Dynamics potrà attingere da competenze specifiche dell’hardware di Microsoft, dato che sin dall’inizio del progetto i dipendenti della console di Redmond si sarebbero resi disponibili per collaborare. Nel corso dell’intervista, il capo di Crystal Dynamics ha ribadito che c’è la possibilità che Rise of the Tomb Raider possa essere distribuito anche per PlayStation in futuro: non c’è da sorprendersi, dopotutto, perché si sa che l’esclusiva di Microsoft ha una durata di tempo.
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