Come su una montagna russa, gli abbonati al Game Pass hanno picchi di euforia e di noia. Qui siamo nel picco supremo di euforia.
Il Game Pass ha indubbiamente cambiato il modo in cui i giocatori e le giocatrici percepiscono quello che possiedono, il valore del loro tempo davanti alla console e anche il valore in generale della loro amata scatola di plastica. Ultimamente c’era stato un bel po’ di malumore.
La tattica messa in campo dalle alte sfere sembra contraddirsi a ogni dichiarazione. Alcune funzioni che erano state promesse al lancio mancano ancora all’appello. Per una in particolare, però, potremmo finalmente essere in dirittura d’arrivo. Sono partiti i test. Quanto ci vorrà perché diventi disponibile per tutti… questa è un’altra storia.
La comodità principale dell’abbonamento che si fa con Xbox è quello di poter giocare su qualunque cosa abbia uno schermo e su cui si possa installare l’app apposita. Tra gli ultimi aggiornamenti che sono stati rilasciati c’è la volontà da parte di Microsoft di trasformare le due app Xbox che al momento esistono, l’app Xbox propriamente detta e l’app dedicata al Game Pass, in un’unica entità.
E in effetti ce lo chiedevamo da un bel po’ perché toccasse averne due quando in realtà il Game Pass non è altro che una funzione e quindi sarebbe stato sufficiente inserirla nell’app principale. Questo sta per accadere. Ma non è la novità più importante che gli abbonati volevano sentire (anche se è interessante e se volete approfondirla ne abbiamo parlato di recente)
Quella stuzzicante è ora in fase di test e potrebbe arrivare quindi nei prossimi mesi. Perché finalmente, il servizio del cloud di Game Pass assume la sua forma definitiva. Sarebbero infatti cominciati i test per permettere agli abbonati, probabilmente solo gli abbonati Game Pass Ultimate, di fare streaming dei titoli che possiedono anche se questi non sono nella grande famiglia del Game Pass.
Si tratta di un rumor. Questo è bene precisarlo. Ma è di certo un rumor che si mette in linea con quelle che sono altre sensazioni. Prima fra tutte la volontà da parte di Xbox di puntare dritti verso una console portatile. Se la console portatile, attraverso l’abbonamento Ultimate, fosse in grado di fare streaming di tutto quello che si possiede diventerebbe un hub per giocare solido.
E in grado di sbaragliare contemporaneamente PlayStation Portal, che fa remote playing (funzione che già c’è su Xbox) e anche una buona parte degli altri servizi in abbonamento come il GeForceNow di Nvidia che funziona nello stesso modo: se possiedi un videogioco, anche se il tuo computer esploderebbe alla schermata di avvio, puoi giocarlo nel cloud.
Come verranno risolte alcune questioni, per esempio l’acquisto di seconda mano, il prestito dei titoli, le licenze per poter avere giochi nel cloud, resta da vedere. Ma se la sperimentazione è realmente partita siamo un passo avanti.
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