Se nel 2000 eravate abbastanza grandicelli, molto probabilmente ricorderete quanto fosse divertente il programma televisivo Robot Wars, in cui due squadre lanciavano nell’arena le proprie creazioni meccaniche, radiocomandandole verso la gloria (o verso la più ignominiosa delle sconfitte). Robocraft è esattamente così, o meglio, si sviluppa sullo stesso concept incrociandosi con una buona e gradita dose di Minecraft.
Il titolo è entrato ufficialmente in accesso anticipato durante il mese di luglio 2014, mentre lo sviluppo è iniziato ad aprile 2013, con uno stretto e costante contatto con la community che ha accompagnato la lavorazione dal primo giorno. La versione finale, arricchita degli obiettivi prefissati dai developer, dovrebbe essere disponibile entro i prossimi sei mesi, con una formula free-to-play che andrà analizzata a fondo nel suo bilanciamento.
La principale attrattiva del titolo, comunque, risiede nella libertà concessa al giocatore per ciò che concerne la creazione del mezzo con cui partecipare alle battaglie online. Una volta effettuato il login nel client, infatti, verrete lanciati nella stiva creativa della vostra nave, in cui potrete assemblare a piacimento una serie di componenti. Inizialmente avrete a disposizione un kit base comprensivo di un robot di grado 1 e alcuni blocchi gratuiti da sfruttare a piacimento.
Essendo un titolo competitivo, ovviamente non dovrete occuparvi solo del telaio e dell’armatura, ma anche del posizionamento degli armamenti, del motore e degli accessori tecnologici da installare a bordo. Il fulcro del vostro bolide sarà l’abitacolo, che manterrà la connessione al resto del mezzo attraverso il blocco sottostante il sellino: se il nemico, con un colpo preciso, dovesse disconnettere quel punto dal resto, finireste in un game over istantaneo. Per evitare ciò, dovrete progettare un robot con un design che difenda i punti sensibili, ma allo stesso tempo offra la massima superficie agli armamenti.
Con lo sviluppo continuato e l’inserimento di nuovi blocchi, la libertà creativa di Robocraft potrebbe definitivamente prendere il volo.
Inutile dirvi che, allo stato attuale, la maggior parte dei giocatori sembra preferire uno schema a cubo o a piramide, geometrie sul quale piazzare decine di bocche da fuoco è molto semplice. Se la necessità di bilanciare ogni aspetto del velivolo possa ammazzare, sul lungo termine, la creatività, è una domanda a cui sarebbe prematuro rispondere ora. Ciò che il titolo stenta a farvi capire, per via di un tutorial ancora assente in questo stadio di sviluppo, è che il posizionamento di ogni elemento potrebbe determinare la vittoria o la sconfitta, dato che i singoli blocchi hanno delle proprietà capaci di pesare in battaglia. Ogni colpo inferto dal nemico, infatti, andrà a rompere gli oggetti nell’area d’impatto, facendovi perdere i proverbiali pezzi. Questo significa che in uno scontro potreste benissimo rimanere senza armi, e quindi un’armatura consistente potrebbe sempre essere una buona scelta, cercando di non sacrificare troppo la mobilità.
Sperando nell’ottenimento di un giusto bilanciamento fra contenuti a pagamento e gratuiti, non possiamo che definire Robocraft come uno dei free-to-play da tenere d’occhio nel 2015.
Con lo sviluppo continuato e l’inserimento di nuovi blocchi, la libertà creativa di Robocraft potrebbe definitivamente prendere il volo. Intanto avrete modo di utilizzare tre tipi di armi diverse, divise fra gatling, lanciatori al plasma e cannoni a rotaia… equiparabili ai blaster laser, i mortai esplosivi e i fucili da cecchino.
Allo stesso modo potrete montare diversi blocchi di supporto, come un radar che segnali i nemici agevolando la partita al resto della squadra. Questa scarsa, ma studiata, varietà di usi permetterà, se ben gestita, di scegliere liberamente in quale luogo incastonarsi nelle partite, conciliando le parti acquistate con la forma del mezzo per destreggiarsi agevolmente sul campo di battaglia. Ricordiamo, inoltre, che anche i motori varieranno per tipologia, permettendo l’ideazione di veicoli aerei o terrestri.
Lo sblocco di parti avanzate sarà regolato, insieme al loro uso, dalla progressione del personaggio. Combattendo, infatti, accumulerete esperienza e punti tecnici che serviranno, rispettivamente, per aumentare la potenza in pFlops del vostro sellino – con cui montare sempre più blocchi sul mezzo – e per guadagnare la possibilità di acquistare parti di grado superiore dallo store, previa assegnazione dei suddetti punti alle tecnologie da voi preferite nello skill tree.
Su tutto aleggia l’ombra del pay-to-win, a cui Robocraft potrebbe purtroppo essere soggetto in futuro. Con la moneta sonante, infatti, si potranno acquistare non solo robot preconfigurati di alto grado, ma anche grosse quantità di blocchi, e addirittura i punti necessari a dotarsi di tecnologie migliori, aumentando la potenza dei mezzi semplicemente aprendo il portafoglio. Di certo, senza inversioni di rotta, lo scenario che si configura per gli utenti “free” non è affatto roseo.
La versione finale, arricchita degli obiettivi prefissati dai developer, dovrebbe essere disponibile entro i prossimi sei mesi, con una formula free-to-play che andrà analizzata a fondo nel suo bilanciamento.
Il risultato, comunque, dovrebbe essere un editor di veicoli capace di incrociare lo sfogo creativo di un set di Lego con le meccaniche basilari di un World of Tanks. La versione finale conterrà anche un sistema per la creazione dei clan, insieme a una modalità “Megabots” in cui un mega-mech, creato dagli utenti, (Mazinga Style) si scontrerà con gli altri player, promettendo un qualcosa di diverso dall’attuale “Cattura la base” a 26 giocatori. Sperando nell’ottenimento di un giusto bilanciamento fra contenuti a pagamento e gratuiti, non possiamo che definire Robocraft come uno dei free-to-play da tenere d’occhio nel 2015, soprattutto se amate gli editor di livelli dall’alto contenuto creativo.
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