I fan dell’horror hanno rischiato di trovarsi per le mani con un adattamento molto particolare del film La Cosa di Carpenter e sarebbe dovuto uscire da un developer insospettabile: Rockstar Games.
Nella storia dei videogiochi parte dei prodotti che sono finiti sugli scaffali, e buona parte di quelli che sugli scaffali non ci sono mai finiti, sono prodotti derivati. Perché il fascino del tie in non muore mai.
E del resto sulla carta si tratta di prodotti che hanno un mercato già strutturato e che quindi dovrebbero vendersi rapidamente. Purtroppo però molto spesso proprio a causa della convinzione che si tratti di un mercato facile da gestire la qualità dei prodotti derivati da film e serie TV nei videogiochi langue.
Tranne alcuni casi, come per esempio alcuni dei prodotti dedicati all’universo di Star Wars e poco altro, per poter attirare i fan della serie o del film originale vengono messi accettati compromessi che non dovrebbero incontrarsi neanche col binocolo. E poi ci sono quei giochi che non sapevamo neanche ci sarebbero mancati: è il caso di quanto emerso su un tie in dedicato a La Cosa, il fantascientifico horror ambientato nel freddo Nord e diretto da John Carpenter.
Qualche anno fa Rockstar Games ha acquisito un team di sviluppo non troppo conosciuto ma che aveva dimostrato di sapere lavorare. Erano i ragazzi di Ruffian Games, diventati abbastanza famosi per il secondo capitolo di Crackdown e per aver lavorato come studio di supporto a diverse produzioni Microsoft.
Ma a quanto pare nel loro curriculum sarebbe dovuto esserci anche il tie in dedicato proprio a La Cosa di Carpenter. Questo emerge emerge da un recente articolo pubblicato sulla rivista specializzata Sy-Fy. A parlare Cumron “Ron” Ashitanti, lead artist del gioco che finora è l’unico uscito è inserito nell’universo de La Cosa.
E l’intervista al lead artist permette di guardare a questo dietro le quinte piuttosto interessante. Il progetto del gruppo Ruffian Games rispetto all’originale del 2002 aveva iniziato il suo percorso intorno al 2010 e addirittura c’era stato anche qualche video pubblicato su YouTube. Ma poi la produzione si era arenata.
Il problema? La Cosa di Carpenter è un film che rispetto al presente è talmente tanto vecchio che è difficile rintracciare i reali detentori dei diritti il che significa che è complicato, al punto che i ragazzi di Ruffian Games ora Rockstar Dundee, hanno abbandonato nonostante anche dentro Rockstar Games ci fossero tanti fan dell’opera del regista americano.
A differenza quindi di altri videogiochi, il lavoro di Rockstar Dundee non ha incontrato problemi per mancanza di qualità, e anzi il lavoro mostrato e disponibile su YouTube risulta piuttosto buono. Una curiosità: la demo all’epoca era stata costruita sul Cry Engine 3.
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