Grossa grana in arrivo per Samsung: negli Stati Uniti partirà una class action per un difetto relativo ai nuovi Samsung Galaxy S20 che la società si rifiuta di far rientrare nella garanzia.
In particolare, molti clienti che hanno acquistato uno dei nuovi Samsung Galaxy S20, in una delle sue diverse declinazioni, si sono accorti di un problema al vetro posteriore che protegge il gruppo ottico. Il problema è che, a quanto pare, il vetro di protezione si crepa o si spacca senza che vi sia una qualche sollecitazione esterna. Per qualcuno il vetro si è addirittura bucato.
Samsung finora non ha mai accettato le richieste dei clienti di far valere la garanzia, anche se a un certo punto ha dovuto ammettere che non era colpa dei consumatori se il vetro si spaccava. Di fronte però al continuo diniego a far valere la garanzia, è quindi partita la class action negli Stati Uniti.
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La class action è partita dal New Jersey, ad opera dello studio legale Hagens Berman. Le accuse della class action sono abbastanza gravi. Il colosso della telefonia è infatti accusato non soltanto di violazione della garanzia, ma anche di frode e diverse violazioni alle leggi che proteggono i consumatori. Nelle carte dell’accusa si legge che la prima lamentela da parte di un consumatore per questo comportamento anomalo del vetro posteriore di un modello Samsung Galaxy S20 è stata fatta 4 giorni dopo l’uscita ufficiale sul mercato di questo smartphone.
Decisamente un tempo record per trovare un difetto. Da lì, le segnalazioni si sono moltiplicate e più di qualche consumatore ha inviato anche foto mostrando il vetro posteriore che protegge le ottiche della fotocamera crepato o addirittura andato in frantumi. All’inizio Samsung ha cercato di negare che si trattasse di un difetto a livello di progettazione. E soltanto quando poi è successo ad un Samsung Care Ambassador la società si è finalmente piegata e ha riconosciuto che, probabilmente, il problema è un accumulo di pressione che si genera sotto il vetro.
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Nonostante però l’aver riconosciuto che si tratta di un problema che prescinde dall’ utilizzo dello smartphone, Samsung ha continuato a negare i rimborsi agli utenti. Per questo motivo è partita la class action. Quello che chiede l’accusa, innanzitutto, è il rimborso delle riparazioni e anche un risarcimento per la perdita di valore del prodotto dovuta a questo passo falso nella progettazione. I modelli coinvolti sono tutti quelli che appartengono alla famiglia Galaxy S20, compresi lo S20+ 5G e i modelli S20 FE.
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