Accade in Vietnam: le scorte di GPU sono talmente abbondanti che i rivenditori hanno deciso addirittura di proporle per strada. Proprio come lo street food. A prezzi davvero bassi e, non é uno scherzo, un tanto al chilo. Scopriamo i motivi della radicale trasformazione del mercato delle schede video ed in che modo i rivenditori stiano cercando di farvi fronte.
Il mercato delle schede video é in profonda trasformazione. Complice, da un lato, il Merge della moneta virtuale Ethereum che, agli sgoccioli della scorsa Estate, ha dimostrato quanto il mining operato tramite GPU sia diventato svantaggioso; e, dall’altro, l’annuncio settembrino di NVIDIA della nuova Serie 40 di RTX, la 4080 e la 4090, che ha fatto sprofondare i prezzi della Serie 30 della compagnia di Santa Clara, così come delle schede Radeon RX 6000 della società AMD, ritenute ormai superate.
Aggiungiamo la sovrabbondanza di scorte nei magazzini, ancora in attesa di acquirenti, ed ecco la tempesta perfetta. Come risolvere, dunque, la situazione e scongiurare il super-maxi-flop per i produttori di quantitavi da record rimasti invenduti? Ebbene, una soluzione arriva dal Vietnam: venderli per strada un tanto al chilo. E (é tutto vero!) nelle stesse retine utilizzate per patate, arance e limoni.
E’ la strategia adottata dall’auto-incoronatosi “Re delle GPU”: così si è auto-definito il rivenditore vietnamita Lê Thành che, per evitare sprechi da capogiro, con le conseguenti ripercussioni in termini di fatturato per la sua attività, ha deciso di affiancare allo street food vietnamita lo street GPU. Perché no? Prezzi ribassati all’osso, attività all’aperto (per andare incontro a potenziali consumer, dato che in negozio non entrano più) e magazzini nuovamente sgomberi. Ma funziona veramente?
La strategia adottata da Lê Thành, per quanto stravagante ed originale, tuttavia é durata poco. Pare infatti che la sua incursione ai mercatini sia stata una sorta di performance umoristica, potremmo dire di “presa in giro” del mercato delle schede video, mossa dall’intento di schernire il crollo dei prezzi ed anche di attrarre attenzione e consapevolezza sulla situazione.
La mossa di marketing é stata effettivamente realizzata, con tutte le accortezze del caso che vi abbiamo raccontato, ma non con il pensiero che potesse davvero risultare una modalità di distribuzione efficace contro il rischio di non riuscire a sbarazzarsi di quintali e quintali di invenduti.
Se vi trovate in Vietnam, quindi, é assai improbabile che, accanto ad un banco di street food e di collanine, ne troverete uno che vi propone schede video della Serie 30 di NVIDIA. A meno che non ci giungano presto notizie di emulatori (questa volta convinti della bontà dell’originale metodo di vendita) del Re delle GPU. Nel qual caso, vi aggiorneremo immediatamente.
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