Spendere ancora prima di prendere i soldi è un’arma a doppio taglio. Ti svolta certamente la vita se il tuo datore di lavoro ritarda anche solo di qualche giorno il tuo stipendio. Te la complica non poco se non controlli il residuo mensile.
Spendere soldi con la carta di credito e non averne per pagarla il mese successivo è più di un semplice grattacapo, se non fosse quella magica card è pignorabile, almeno la carte di credito prepagate, con o senza iban.
L’espressione “pignorabile” va spiegata: nessuno ve la toglie, sia chiaro. Ma colpisce gli importi depositati in banca e spendibili attraverso la carta di credito. Per chi è afflitto dalla malattia denominata shopping compulsivo, meglio una card prepagata, o usa e getta se preferite. Perché? Ha un importo particolarmente basso, consente la possibilità di fare acquisti ma non si può prelevare denaro al bancomat (per esempio): insomma, una volta che esaurito il credito sulla carta, quest’ultima non può essere più utilizzata. Una mano santa per i malati di shopping compulsivo: più danni di quelli non si possono fare.
Le norme entrate in vigore lo scorso anno evidenziano altri beni pignorabili: fino un quinto dello stipendio, fino a un massimo della metà di tutti i beni cointestati, ma nel caso in cui non sia possibile apportare tale divisione, il bene di proprietà del debitore viene venduto, ma la somma ricavata verrà divisa equamente fra contitolare e debitore.
Più in generale bisogna sempre ricordarsi che le carte di credito sono uno strumento dall’effetto boomerang riconducibile al proprio conto corrente, quindi nominative. E come tali, di conseguenza, facilmente rintracciabili e collegabili a una persona, ne caso di cui si parlava in precedenza, debitore.
Un motivo in più per affidarsi alle carte di credito prepagate? Forse sì, forse no. Da un lato, infatti, le card usa e getta non sono nominative, il che vuol dire che non serve nessun documento per prenderle, ma dall’altro sono uno strumento di pagamento elitario, che non tutti accettano, forse proprio per questo che sono in via di estinzione, ma se voi sapete su quali store fisici potete operare, rappresentano ancora un ottimo rimedio allo shopping compulsivo.
In definitiva il consiglio maggiore, a prescindere dal fatto che una carta di credito sia pignorabile o meno, il concept è sempre lo stesso, applicabile a tutto il mondo tech: primo, capire a cosa vi serve quello strumento, quindi quanto lo usate realmente.
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