Silent Hill è tornato con un remake molto tecnologicamente avanzato e bello da vedere ma di certo i capitoli vecchi hanno un loro fascino. Questo gioco prova a riproporci quel fascino.
Ora che il remake di Silent Hill 2 è ufficialmente arrivato, al netto di qualche mod fantasiosa che per esempio ha provato a levare la nebbia, siamo di fronte ad una versione fedele ma più bella del glorioso gioco Konami.
Un gioco che, da sempre, esercita un grandissimo fascino non solo su generazioni intere di giocatori ma anche sui developer che, ammaliati dal prodotto e da quello che ha fatto in termini di storia dei videogiochi, rendono omaggio a quelle ambientazioni e a quelle idee.
Un gioco uscito da circa un mese fa esattamente questo: rimetterci tutti nelle condizioni di sperimentare quella sensazione di terrore che viene dal non sapere esattamente dove ci si trova e soprattutto dal sapere che la fuga potrebbe non essere possibile.
Un viaggio nell’orrore in stile vecchio Silent Hill
Il vero terrore non è tanto quello che si manifesta palesemente coperto di sangue. Il terrore autentico è quello che si insinua come un brivido e lentamente cresce, nella consapevolezza che c’è qualcosa che non va. Al netto di quelli che tecnicamente si chiamano jumpscare, ovvero quelle situazioni per cui i developer cercano volutamente di spaventare i giocatori, l’esperienza horror si costruisce spostando un centimetro alla volta il tappeto sotto i piedi e cambiando gli ambienti in modo che, per quanta memoria si possa avere, non tutto torna.
Questa è un po’ la premessa dell’inquietante ed estremamente ben riuscito The Devil Is In The Details. Il titolo sviluppato da Hideworks è uscito circa un mese fa e si trova su Steam, dotato anche di una demo da provare gratuitamente. Le recensioni ci parlano di un gioco che è un ottimo mix tra horror classico e puzzle game. Parte del lavoro si basa sulla memoria dato che bisogna ricordarsi la disposizione di certi elementi in certi ambienti per poi risolvere i puzzle che diventano via via più complessi.
Tecnicamente siamo di fronte ad un gioco horror in prima persona, in cui il protagonista deve riuscire ad uscire dalla casa in cui è entrato. Una casa infernale in cui, realmente, vive il demonio. Un demonio che manipola l’ambiente, trasformando quindi ogni partita.
E se, dopo averlo provato, dovreste trovare questo gioco che ricorda le ambientazioni peggiori di Silent Hill intrigante vi diciamo subito che il team di sviluppo è alle prese con un altro survival horror, anche questo ispirato a Silent Hill con un pizzico abbondante di Signalis. I brevi video di questo nuovo prodotto ci mostrano un videogioco totalmente diverso, per inquadratura e impostazione, ma già molto avanti nello sviluppo e decisamente promettente. Higeworks si rivela quindi un team di sviluppo da tenere d’occhio e seguire con attenzione dagli amanti del genere.