Se non sei maggiorenne vieni bloccato: approvata nuova legge per smartphone

Una nuova legge per smartphone destinata a far discutere moltissimo ovunque: per chi non ha raggiunto la maggiore età scatta il blocco. È un bene o i ragazzini troveranno anche stavolta un modo per superare il blocco?

Un dato di fatto su cui non si può che essere d’accordo è il modo in cui i piccoli e i piccolissimi hanno adesso accesso a device digitali che sono per loro molto divertenti ma che possono risultare molto complicati.

mano che usa smartphone per posta s instagram e icona 18+
Se non sei maggiorenne vieni bloccato: approvata nuova legge per smartphone – videogiochi.com

Per questo motivo app, virgola, produttori di smartphone, enti che compongono i governi locali e nazionali nonché le entità internazionali hanno iniziato a riflettere su come si può evitare che i più piccoli vengano esposti a contenuti online che non dovrebbero vedere ma di cui non dovrebbero neanche conoscere l’esistenza.

Si può bloccare l’accesso a certi contenuti, a certe app e quindi tenere al sicuro i bambini per legge? Qui ci stanno provando ma come finirà?

Nuova legge per smartphone: i minorenni non possono fare nulla senza

Se si acquista uno smartphone per un bambino, ora ci sono diverse opzioni per far sì che il suo account venga in qualche modo gestito da un adulto responsabile. Ma tante volte neanche gli adulti responsabili sanno esattamente come eseguire il setup di questo genere di controlli e semplicemente ci si arrende.

donna con uno smartphone in mano
Nuova legge per smartphone: i minorenni non possono fare nulla senza – videogiochi.com

C’è però necessità di tenere i più piccoli effettivamente lontani da certi contenuti che non sono adatti. Motivo per cui si sta parlando molto della decisione che è stata presa nello Stato dello Utah. Il governatore ha infatti annunciato di aver firmato una legge che obbliga i gestori degli app store di controllare l’età effettiva dei loro utenti.

La legge permette solo a chi ha più di 18 anni di avere un nuovo account autonomo. Chi non ha ancora raggiunto la maggiore età, invece, potrà creare un account solo se questo viene collegato a un genitore, in maniera tale che questo genitore possa controllare quali app vengono scaricate e consentire che vengano utilizzate sullo smartphone.

La nuova legge dovrebbe entrare in vigore il prossimo 7 di maggio, ma c’è già all’orizzonte una battaglia legale. Per esempio, Google ha chiesto il veto. La nuova legge per smartphone è invece appoggiata dal gruppo Meta, e forse anche questo è uno dei motivi per cui Google si sente di voler dire la sua, ha proposto, in un post sul suo blog ufficiale, una soluzione alternativa.

Secondo il colosso della grande G, così come è scritta la legge in realtà è più un rischio per la privacy e la sicurezza dei piccoli utenti che non un aiuto. Le app pericolose comunque esistono.

L’esempio che viene fatto è che esistono alcune app per le quali non ci dovrebbe essere il bisogno di controllare se si è o meno maggiorenni: se si vuole cambiare l’app che racconta il meteo non c’è un limite d’età perché non c’è rischio in questo genere di contenuto.

È chiaro poi che Google cerca di evitare di doversi sobbarcare i costi umani e di risorse di dover implementare i servizi di controllo dell’età, cercando invece di spostare l’attenzione sui social media.

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