La realtà virtuale è una tecnologia molto costosa su cui sviluppare. Anche Ubisoft all’E3 2016 ha mostrato il suo interesse verso i visori con alcuni prodotti, ed è anche sicura di poterci guadagnare tranquillamente.
“Anche con Eagle Flight o Star Trek VR, crediamo che alla fine durante il loro ciclo vitale questi giochi saranno redditizi”, ha dichiarato Alain Corr di Ubisoft ai microfoni di GamesIndustry.biz.
Corr aggiunge: “I primi giochi che escono per una nuova tecnologia sono associati con quella tecnologia e rimangono nella mente delle persone anche andando avanti nel tempo, perciò possiamo immaginare che questo giochi dureranno 2-3 anni e diventeranno interessanti titoli da catalogo per i futuri adopters della tecnologia VR”.
Riguardo il futuro di questa tecnologia, e sul fatto che ora Ubisoft si sta concentrando più su prodotti minori rispetto ad Assassin’s Creed o Far Cry: “È meno rischioso ma è anche, al momento, meno remunerativo se il gioco ha un grande successo, perché c’è un limite nella base installata. Ma alla fine crediamo sia importante per noi imparare e provare a capire cosa possiamo fare in termini di creazione. Quali sono i suoi limiti [della VR] e cosa diverte i fan e cosa vogliono e preferiscono? Quindi dobbiamo investire, non immense somme di denaro ancora, ma su certi franchise e sul costruirne altri e nuovi gameplay, così saremmo pronti quando questo mercato esploderà e crediamo che lo farà ad un certo punto”.
Tutti credono nella realtà virtuale, insomma, anche Ubisoft.