“Abbiamo parlato con diversi team indie circa la possibilità che sviluppino per noi diversi giochi in grado sfruttare Project Morpheus. La loro riposta è stata più che positiva. Ognuno di loro si è detto infatti estremamente contento e ben disposto sul poter lavorare con questa tecnologia. Purtroppo è molto difficile che le software house più importanti decidano da subito di investire tempo e risorse su titoli basati su di un accessorio che nell’immediato potrebbe non essere acquistato da moltissimi utenti. Il supporto dei team indie sarà quindi cruciale per il successo del nostro visore per la realtà virtuale. Più sarà alto il numero dei giochi indie sviluppati per questa periferica e più sarà alto il numero di utenti che la compreranno e più sarà alto il numero di software house decise a sfruttarla e a realizzare titoli “Tripla A”. Dopotutto lo sviluppo di un titolo indie raramente richiede budget altissimi e ciò permette ai suoi sviluppatori di prendersi dei rischi sperimentando soluzioni e tecnologie innovative che potrebbero stupire i videogiocatori”. Questo è quanto dichiarato oggi da Shuhei Yoshida al sito web “polygon.com”.
Pare quindi che Sony abbia bene in mente come invogliare ai suoi clienti all’acquisto di Project Morpheus e abbia capito che la sua diffusione inizialmente non sarà priva di ostacoli. Ostacoli che se superati decreteranno quasi certamente il successo di questo visore.
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