Battlefield 2042 ha inserito una nuova skin di un operatore che, a voler essere delicati, è un clamoroso passo falso.
Se vi ricordate quando parlavamo di quel videogioco ispirato alla guerra che non voleva essere un commento alla guerra ma che alla fine era esattamente un commento alla guerra, con Battlefield 2042 ci troviamo in una situazione abbastanza simile.
Nel multiplayer firmato Electronic Arts e DICE, infatti, è stata inserita una skin che ha un nome che sinceramente potevamo risparmiarci e che ad almeno un giocatore di nazionalità ucraina ha fatto parecchio male.
Giocatore che ha deciso di mandare un messaggio via Twitter a Electronic Arts scatenando quindi una, a nostro parere, giusta e sacrosanta polemica su come ogni tanto anche nei migliori team di sviluppo si facciano scelte pessime.
Battlefield 2042, i piccoli omini verdi ce li potevamo risparmiare
Dentro Battlefield 2042 è apparso un personaggio chiamato “little green man”. E non ci sarebbe niente di male se non fosse che Little Green Man è il nome in codice del gruppo dell’esercito russo che ha indebitamente occupato la Crimea, zona di confine tra Russia e Ucraina che ora de facto è territorio sottoposto al potere di Mosca. E se non bastasse il nome anche l’aspetto è assolutamente simile ai terroristi, così vengono definiti nel tweet molto amareggiato che è stato pubblicato da @Waggle_ua, che hanno invaso l’Ucraina. Il messaggio recita: “@EA @EA_DICE vi sta bene mettere come se fosse uno scherzo i terroristi russi che hanno occupato parte del mio paese? perché non aggiungere tipo anche l’isis ho i talebani?”
Quello che ci piace in questa storia brutta è che il profilo Battlefield ha immediatamente risposto annunciando che il nome è stato scelto in maniera del tutto non volontaria e che verrà modificato durante il primo aggiornamento possibile. Sotto il tweet le reazioni sono state le più diverse. La maggior parte hanno condiviso il risentimento per la scelta, benché involontaria, fatta dal team di sviluppo ma, leggendo, abbiamo trovato un utente che ha invece una visione diversa e ha invitato tutti a dividere quello che succede IRL, ovvero in real life, e quello che succede nei videogiochi.
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Scegliere qualcosa che rimandi alla vita reale e quotidiana di parte dei propri giocatori è una scelta che non andrebbe mai fatta senza approfondito esame delle possibili ripercussioni. Anche se, a nostro avviso, non è neanche del tutto esatto fare una distinzione a questo. punto tra quello che sta succedendo in Ucraina e quello che è successo, per esempio, nel Vietnam (teatro più volte di videogiochi): la distanza storica non dovrebbe cancellare il ricordo. Detto ciò, siamo contenti che al prossimo aggiornamento gli omini verdi spariscano.