La redazione di Gaming Bolt ha messo a confronto la versione PlayStation 4 di Skyrim Special Edition e la vecchia edizione uscita su PlayStation 3 nell’ormai lontano 2011.
Innanzitutto, la nuova versione presenta un framerate piuttosto costante di 30 frame al secondo. Persistono alcuni cali, ma questi non inficiano in maniera eccessiva l’esperienza di gioco. L’edizione PS3 invece era molto incostante, con cali frequenti e piuttosto fastidiosi.
L’altra grande differenza tra le due versioni è l’illuminazione. Il modo in cui la luce interagisce con lo scenario e con l’atmosfera, è semplicemente su un altro livello. È anche vero che in questo modo il look del gioco appare leggermente differente, per cui alcuni giocatori potrebbero preferire quello vecchio, ma il lavoro alla base è encomiabile.
Tra gli altri miglioramenti, si segnalano un aumento della densità del fogliame, migliori ombre e un anti-aliasing decisamente più efficace. Le texture sono invece rimaste perlopiù invariate, ma grazie al potenziamento del sistema di illuminazione i panorami, gli oggetti, la vegetazione e gli edifici appaiono molto più belli.
Alcune cose sono rimaste, purtroppo, uguali a prima. I modelli dei personaggi tradiscono la loro genesi old-gen e i tempi di caricamento sono ancora eccessivamente lunghi in alcuni frangenti. Ritornano anche molti dei glitch che i giocatori hanno imparato a conoscere e l’IA dei nemici e dei comprimari lascia ancora a desiderare.
I giocatori potranno consolarsi grazie alle MOD. Entrambe le versioni console della Special Edition le supportano, anche se al momento su PlayStation 4 è presente un quantitivo minore di modification rispetto a Xbox One. Questa situazione è probabilmente dovuta al limite di grandezza imposto sulla console Sony: le mod non possono superare 1 GB, metre su Xbox One il limite è di 5 GB.
In chiusura, trovate la video comparativa realizzata da GamingBolt:
Skyrim Special Edition è disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC.