Non sempre il futuro va nella direzione sperata e chi si immaginava un mondo nel quale tutti i telefoni si potevano ricaricare senza fili è rimasto profondamente deluso dalla nuova gamma Nexus di Google. Non che abbiamo qualche grave difetto, sia chiaro, ma la prima cosa che è saltata all’occhio una volta svelate le specifiche è l’assenza della ricarica wireless, presente invece in Nexus 4, una caratteristica sulla quale invece Samsung punta molto con il Galaxy S6 e che viene addirittura spinta da Ikea, che include la tecnologia QI su alcuni dei suoi mobili. Quali sono le motivazioni alla base di una simile scelta? Lo ha spiegato oggi Google stessa in una sessione di Q&A (domande e risposte, per noi italiani) e, a quanto pare, sono più banali di quanto può sembrare: “A partire da Nexus 4 abbiamo introdotto il wireless charging perché il connettore USB Micro B è una gran rottura di scatole (qual è il lato giusto dove infilarlo?). Con i nuovi Nexus siamo passati al connettore Type-C, che si inserisce indipendentemente dal verso così che non si rischierà più di sbagliare. I nuovi telefoni poi si ricaricano molto velocemente: il 6P, per esempio, passa dall’1% al 100% in soli 97 minuti (i sistemi di carica wireless sono molto più lenti NdR). Infine, i sistemi di carica senza fili sono più spessi. In parole povere, velocità di ricarica, semplicità di connessione e contenimento delle dimensioni sono i motivi per i quali abbiamo preferito puntare alto sul cavo.
Fonte: Androidguys