Il videogiocatore moderno deve essere paziente e capire che sviluppare giochi non è facile, ma certe volte è impossibile.
Nel corso dei decenni i videogiochi sono mutati e si sono evoluti in modo continuo e speciale, abbracciando strade e percorsi semplicemente impossibili da prevedere e da immaginare. In parte perché le tecnologie contemporanee non aiutano affatto, per esempio sarebbe stato impossibile per uno sviluppatore SEGA del 1980 immaginarsi un Death Stranding 2.
Dall’altra parte servono idee rivoluzionarie, e da questo punto di vista potremmo usare proprio lo stesso esempio che abbiamo appena fatto. Il medium videoludico si è evoluto ed è diventato sempre più stratificato e complesso, più speciale, più impegnativo. Prima un semplice passatempo, ora l’industria dei videogiochi lancia sul mercato dei prodotti unici, che hanno valori e che ci fanno riflettere.
E ci sono dei titoli che rimangono nella storia dei videogiochi e che fanno scuola a tutti proprio per trovate geniali. Che si tratti di scelte narrative che influiscono in modo pesante sull’andamento della narrazione e sulla strada che percorre il medium, oppure scelte di game design, meccaniche particolari, soluzioni uniche per la regia del videogioco, nuovi modi di intendere il gameplay. Come ha fatto questo vecchio titolo nel 2014.
Purtroppo il mondo dei videogiochi è diventato ufficialmente un’industria e come tale rispetta delle logiche e dei meccanismi che sono tipici di altri mercati, ad esempio quelli della tecnologia di consumo. E se il marchio di un frullatore ha un’idea spettacolare per permetterci di frullare tutto senza possibilità di farci del male o sporcare nulla, ecco che subito brevetta le tecnologia e impedisce alla concorrenza di usarla.
E’ quello che è stato fatto per il Nemesis System che era presente in Shadow of Mordor (2014) e in Shadow of War (2017). Una trovata rivoluzionaria che ha dato ai due titoli, molto buoni ma certamente non eccellenti, una spinta ulteriore per diventare delle pietre miliari nel mondo dei videogiocatori, con una meccanica davvero molto speciale.
Il Nemesis System è un algoritmo sofisticato che crea una storia in base al comportamento del giocatore. Il brevetto che è stato richiesto e ottenuto da WB si riferisce a un sistema che comprende una serie di PNG presenti nel gioco, che prima interagiscono con il giocatore, per poi ricordare le loro interazione e comportarsi di conseguenza. Nella seconda interazione, questa memoria influenza l’aspetto del personaggio, il suo comportamento e la gerarchia del PNG tra gli altri PNG.
Da allora non abbiamo più visto il sistema all’opera dato che WB non lo ha implementato in nessun altro videogioco e dato che il brevetto è ancora attivo nessuno ha provato neanche ad avvicinarsi. Anni fa WB aveva annunciato un gioco di Wonder Woman che avrebbe avuto il Nemesis System incorporato, ma per ora è silenzio totale su questo fronte.
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