Lo Spid a cui negli ultimi anni abbiamo fatto riferimento per l’accesso digitale alla pubblica amministrazione presto sarà cancellato e sarà necessario ripartire da zero.
Un sistema di accesso digitale che negli ultimi anni ha convogliato le energie per consentire la digitalizzazione e il relativo accesso a tutti i documenti utili come le certificazioni online, il sito dell’Inps, l’Agenzia delle Entrate, i documenti sanitari. Dopo tutto lo sforzo fatto per trainare questo passaggio, lo Spid presto sarà un lontano ricordo con un annuncio che arriva come una doccia fredda per tutti i cittadini.
Un processo di digitalizzazione lungo e districato che ha coinvolto una popolazione che ha dovuto imparare ad aprire e poi utilizzare un prodotto del tutto innovativo che ha permesso di poter effettuare a livello domestico tante cose che prima erano impensabili come richiedere un documento alla pubblica amministrazione, valutare la posizione economica, inviare documentazioni agli enti.
In realtà però non è l’unico sistema attivo, anche se il più utilizzato. Insieme allo Spid nel tempo sono stati offerti altri due servizi: la carta nazionale e la carta di identità elettronica. In particolare negli ultimi mesi la CIE ha fatto passi da gigante, è stata semplificata e resa utilizzabile attraverso una semplice applicazione ma la popolazione, nonostante in parte sia dotata di questo strumento, sembra comunque tutta impegnata ad usare solo lo Spid.
Il problema sorge per il capitale economico e le infrastrutture da destinare all’uso di questo sistema, per un impegno così ingente che il governo voleva farlo fuori a stretto giro perché la somma richiesta per rinnovare i contratti con i provider che forniscono i servizi era veramente alta. Alla fine sono stati stanziati 40 milioni di euro da destinarsi al rinnovo e lo Spid è salvo ma solo momentaneamente.
Tutto sembrava essere presto proiettato verso la carta di identità elettronica su cui in questi mesi erano stati puntati gli occhi ma non è così. Non solo quindi diremo addio allo Spid ma non utilizzeremo nemmeno la CIE o almeno non solo. Ci sarà un altro strumento che sostituirà lo Spid ovvero l’Identità Digitale Nazionale con l’app IDN che servirà a far confluire tutti i servizi in un solo strumento. Sarà rilasciata entro due anni e lo Spid andrà a decadere mentre la CIE resterà una valida alternativa.
Il problema di questa prima era l’uso troppo complesso legato al lettore esterno da acquistare o il telefono con NFC per leggere il chip, ora nonostante la semplificazione, il limite è dato dal fatto che molti hanno ancora una carta di identità cartacea e quindi bisogna trovare una soluzione differente e unificata che sia anche preludio di una digitalizzazione unificata in tutta Europa.
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