In un’intervista agli sviluppatori il team dietro al progetto ha spiegato il nuovo corso dato al videogioco, con un cambiamento netto.
I videogiochi sono figli del loro tempo, e si evolvono continuamente, insieme a noi, cambiando di volta in volta e dando sempre nuovi spunti di riflessione. Contemporaneamente fuga dalla realtà e specchio dei problemi e degli avvenimenti quotidiani, videogiocare significa anche crescere come individuo, come persona, come agente in un mondo che più o meno sotto il nostro controllo. Sono sempre di più i titoli che ci permettono di prendere decisioni importanti, che hanno finali multipli e che tendono a far ricadere sulle nostre scelte il destino di parecchie persone, se non di tutto il mondo in certe occasioni.
Proprio il continuo dubbio della scelta è quella che il team di sviluppatori del nuovo videogioco di Splinter Cell vogliono dare ai videogiocatori che si caleranno nella prossima avventura di Sam Fisher. O meglio, in un’avventura rivisitata e riletta in chiave moderna per quello che deve essere un remake per aggiornare il titolo originale con i temi politici e sociali di oggi, stando alle dichiarazioni degli sviluppatori.
E mentre per festeggiare i 20 anni della saga Ubisoft ha deciso di pubblicare degli screen e mostrare qualche immagine molto interessante, che farà da base per lo sviluppo del titolo, ci sono degli aggiornamenti che riguardano il gameplay vero e proprio. Andy Schmoll, senior game designer del videogioco, ha annunciato come sarà possibile finire Splinter Cell Remake senza uccidere nessuno, con una nuova importanza data al concetto di de-escalation.
“Nel remake vogliamo ridimensionare un po’ questo aspetto (della violenza, ndr) e dare al giocatore qualche opportunità in più per risolvere alcune di queste situazioni”, ha affermato Schmoll. Potremo quindi usare semplicemente la nostra astuzia e il level design rivisto per aggirare i nemici e non dover fare del male a nessuno. “Sam, essendo l’agente segreto per eccellenza, ha a disposizione un’enorme gamma di strumenti e abilità, gadget e movimenti”, afferma il game deigner, che vuole quindi che usiate la testa più che la pistola per finire il suo videogioco.
Ricordiamo che potete vedere i migliori giochi dell’anno nelle candidature dei nostri VGAWARDS, e che ci sono brutti aggiornamenti per il Game Pass.
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