Sviluppare un videogioco è difficilissimo, ma farlo nel bel mezzo di una sanguinosa guerra è semplicemente un incubo.
Quello che sta succedendo tra Russia e Ucraina lascerà un segno orribile nella storia dell’Europa. Una delle pagine più nere della recente storia del Vecchio Continente, un conflitto che è nato da antiche questioni e che avrà degli strascichi sul futuro europeo per chissà quanti secoli. Nel mentre però, tra politici che fanno promesse e accordi internazionali da rispettare, c’è la disperazione di due popoli, che vedono i propri cari partire per una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare. Ovviamente l’Ucraina è un ricordo di quello che era una volta, un’ombra, segnata in modo irreparabile dall’invasione russa, bombardata in ogni suo punto. Anche non strategico.
E le vite di milioni di persone sono cambiate in poche ore, passando da un’esistenza “normale” alla necessità di sopravvivere sotto il fuoco continuo dell’artiglieria nemica, sperando in un’estrazione quasi miracolosa. In tanti perdono la vita ogni giorno, e tutti stanno imparando che la prossima ora di esistenza è tutt’altro che garantita. In questo vero e proprio inferno si muovono, con rinnovata passione, gli sviluppatori di GSC Group.
Il team di sviluppo nato in proprio a Kyev nel 1995 ora è diviso in due divisioni diverse. Da una parte c’è il nuovo quartiere generale del gruppo, spostato al sicuro di Praga, e dall’altra parte ciò che resta della sede centrale a Kyev. Mentre Praga conta 200 impiegati, in Ucraina sono presenti 130 dipendenti. Alcuni stanno cercando di fuggire, altri vivono in zone impossibili da raggiungere perché fortemente militarizzate dal nemico, altri ancora non vogliono abbandonare il proprio Paese, e anzi si sono arruolati per difenderlo. E più di qualcuno ha perso la vita al fronte negli studi di GSC Group. Maria Grygorovych, lead di S.T.A.L.K.E.R. 2, ha parlato ai microfoni di VICE descrivendo la situazione in una breve intervista.
Parlando del terrore e della voglia di scappare quanto prima dall’Ucraina, Grygorovych racconta di aver chiesto aiuto a partner commerciali e altri publisher con cui hanno lavorato in passato. Come risposta, però, hanno ricevuto proposte di assoldare squadre di mercenari veterani che li accompagnasse fuori dal Paese, non veri e propri corridori. “Questo livello di impegno ci ha commosso molto, ma ci ha anche fatto ridere nervosamente“, rivela Grygorovych.
Proprio in seguito all’attenzione che tutti stanno riservando a S.T.A.L.K.E.R. 2, anche gli sviluppatori hanno compreso che c’è stato un netto cambiamento nella percezione del videogioco. “Ora è un prodotto nazionale”, afferma il direttore del videogioco. L’obiettivo ora è tramite questo prodotto dimostrare che l’Ucraina “non solo è eccezionalmente efficace e coraggiosa sul campo di battaglia, ma anche altrettanto preziosa in termini di eredità culturale. Qualcosa da mostrare al mondo”.
Ricordiamo che c’è una guida per poter giocare God of War Ragnarok su PC, e che un grafico sui migliori ed i peggiori papà nei videogiochi sta dividendo il mondo dei videogiocatori.
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