I ragazzi di GSC Game World hanno annunciato un cambiamento importante per quello che riguarda STALKER 2. Il team di sviluppo ucraino con base a Kyiv lo ha comunicato attraverso Twitter.
Con la guerra che ormai va avanti da oltre 2 settimane, anche chi lavora nei videogiochi prende posizione. A maggior ragione quando la sede del tuo team di sviluppo si trova nella capitale del Paese sottoposto ad invasione e sei costretto a mettere tutto in pausa per cercare di trovare un riparo sottoterra. Perché questa è la vita dei ragazzi di GSC Game World adesso.
E per sottolineare ancora una volta la propria posizione riguardo questa guerra insensata, il team di sviluppo ucraino ha deciso per un cambio piccolo ma significativo al gioco che, ovviamente , adesso è in stand-by dal punto di vista dello sviluppo.
STALKER 2, si dice Chornobyl non Chernobyl
Per quanto si possa pensare che gli ucraini e i russi parlino la stessa lingua non è affatto così. Sarebbe come dire che noi italiani, gli spagnoli e i francesi parliamo la stessa lingua solo perché alcuni nessi tra vocali e consonanti si somigliano. Per portare avanti la propria identità e continuare a respingere anche semplicemente a parole la devastante avanzata delle truppe russe, i ragazzi di GSC Game World hanno deciso di cambiare nome al proprio gioco.
Shakespeare si domandava che cosa c’è in un nome, una rosa anche se le cambiassimo nome avrebbe sempre lo stesso profumo. Eppure invece stavolta cambiare nome a questa rosa ha un significato politico profondissimo. Senza saperlo, infatti, tante volte noi europei abbiamo utilizzato la pronuncia russa anche per tante cose ucraine. Tra queste la centrale di Chernobyl, che in ucraino va scritta invece ChOrnobyl e pronunciata con la o e non con la e.
Secondo noi, e dato che il lavoro che facciamo, si tratta questo di un aspetto importante come pure ci siamo assicurati di scrivere correttamente il nome della capitale dell’Ucraina che, di nuovo, siamo invece troppo spesso abituati a leggere a scrivere con la traslitterazione della pronuncia russa. Che cosa c’è in un nome? Stavolta in un nome c’è tutto. C’è un popolo che ha lottato per l’indipendenza e adesso sta lottando per continuare a sopravvivere. Noi che siamo qui, a km e km, possiamo fare poco ma quel poco comincia con il rispetto anche nello scrivere un nome.