Una intelligenza artificiale in grado di giocare con voi, nascondersi in piena vista e battervi in ogni partita di StarCraft e oltre. Cicero è un passo in più verso la vera IA?
I videogiochi, il cinema e la letteratura sono pieni di storie in cui una intelligenza artificiale, per i motivi più disparati, prende vita autonoma, sviluppa una coscienza e prova a sopravvivere. Il primo esempio che ci viene in mente sono i lavori in pelle di Bladerunner.
Ma finora le capacità delle IA si sono sempre dimostrate valide ma limitate. a lungo andare l’intelligenza artificiale si mostra per quello che è: un programma. Un programma sofisticato. Un programma che impara e fa ipotesi. Ma pur sempre un programma. Ma Cicero è diversa. O così sembra.
Cicero sa giocare oltre StarCraft. E vince i tornei di Diplomacy
A parlare di Cicero è un paper pubblicato su Science e ha un titolo quantomai illuminante: “Gioco di livello umano in Diplomacy combinando modelli linguistici e ragionamento strategico”. Qui la parola chiave che dovrebbe mandare un brivido lungo la schiena di tutti è “livello umano“. E nell’abstract si ribadisce ed espande il concetto: “Vi presentiamo Cicero, il primo agente IA a raggiungere performance di livello umano in Diplomacy, un gioco di strategia che mette prevede sia cooperazione sia competizione e pone l’accento sulla negoziazione con linguaggio naturale e il coordinamento tattico di sette giocatori“.
E oltre a giocare, Cicero è riuscito anche a vincere a ripetizione con un punteggio doppio rispetto alla media degli umani. Quello che rende Cicero migliore di qualunque cosa vi sia mai capitata a scacchi o in uno scontro su StarCraft è il modo in cui la IA è allenata ad analizzare il linguaggio dei suoi avversari/compagni umani per capire a cosa mirano e organizzare così una strategia. E non è forse quello che si fa quando si negozia anche tra esseri umani? Leggere tra le righe.
Inquietante. Ma a forza di sperimentare mondi paralleli nei videogiochi, a nostro modesto avviso e al netto dell’eventuale scienziato pazzo, si tratta di un passo avanti formidabile nello sviluppo di una vera intelligenza artificiale che, come una intelligenza naturale, una volta partita è in grado di fare da sola.