Ben 170 satelliti in orbita, intorno all’Europa, per competere con quello che potremmo definire un unicum nel suo campo: Starlink. Il rivoluzionario servizio di connessione ad internet tramite satelliti è pronto a darei il benvenuto al suo primo competitor, che sarà rappresentato da niente meno che l’UE.
Sono giorni, mesi, anni di fuoco per Starlink, il progetto rivoluzionario di Elon Musk che punta a cambiare il paradigma con cui ci immaginiamo e realizziamo le connessioni ad internet. Basato sulla connessione satellitare, il prodotto nato da una costola di SpaceX punta a rendere interconnesso l’intero pianeta, senza alcun limite di posizione, luogo, altitudine. Non importa se siete in mezzo al deserto del Sahara o in cima sul Monte Bianco: internet di Starlink funzionerà.
Ebbene, a tal proposito, il Parlamento ed il Consiglio Europeo avrebbero così intendine di competere con lo strapotere di Starlink, ad oggi unico nel suo genere in termini di proposta del servizio. Dopo l’annuncio, avvenuto inizialmente a febbraio di quest’anno, si passa ai fatti, con un accordo dal valore di ben 6 miliardi di euro ed una costellazione formata da 170 satelliti in orbita bassa, attiva entro il 2027.
Prima l’Europa, poi l’Africa: l’obiettivo della connessione satellitare dell’UE
Nei piani del progetto voluto e portato avanti dall’UE, il tentativo di escludere le aziende extra-europee dalle dipendenze della popolazione del Vecchio Continente, contenendo al contempo possibili interferenze esterne. Un’alternativa che gioverebbe in primis l’Europa e la sua popolazione che copre oggi oltre 700 milioni di persone, ma anche e soprattutto i paesi vicini, tra cui l’Africa, dove un progetto con questi connotati potrebbe giovare non poco i suoi abitanti.
Dei 6 miliardi che verranno stanziati per la realizzazione del progetto basato sull’innovativo sistema di comunicazione satellitare, 2.4 verranno prelevati da un dirottamento di fondi non spesi da progetti UE, mentre la restante parte di 3.6 miliardi sarebbero frutto di investitori privati. Si parte nel 2023 con lo sviluppo ed il posizionamento dei primi satelliti, per poi vedere il progetto realizzato nel 2027.