Steam ha deciso di rivedere alcuni parametri per il calcolo dei prezzi dei videogiochi. E sono ovviamente al rialzo. La motivazione è il tenere il passo con i cambiamenti nell’economia globale ma i developer e soprattutto i giocatori potrebbero non essere d’accordo.
Siamo in un momento storico globale in cui nessuno o quasi naviga nell’oro e tanti sono costretti a rivedere il budget destinato al superfluo. I potenziali cambiamenti di prezzo offerti molto gentilmente dalla piattaforma di Valve arrivano nel momento peggiore in assoluto.
Anche perchè sembrano essere talmente tanto americocentrici da apparire quasi assurdi. L’unico aspetto positivo è che i developer non hanno l’obbligo tassativo di sottostare ai calcoli offerti dalla piattaforma ma con 39 valute diverse e mercati in mezzo mondo tanti potrebbero essere tentati semplicemente di cliccare su accetta e lasciare che la valanga parta.
Steam e i prezzi che salgono ma non per tutti
Sul blog dedicato ai developer, Steam ha annunciato e poubblicato le nbovità relative ai sistemi che aiutano a calcolare i prezzi da applicare nelle varie valute del mondo. Prezzi che, come sottolineato nello stesso post, non sono solo frutto di un semplice copia e incolla dai tassi di cambio tra le valute ma di “tanti fattori” che vengono presi in considerazione quando viene consigliato un prezzo.
La parola chiave è consigliato. E infatti Steam ribadisce piùù volte che i prezzi consigliato sono, appuunto, consigliati sulla base dei calcoli fatti ma che poi sta ai developer decidere a quanto vendere il proprio gioco in una parte del mondo piuttosto che in un’altra. L’unico piccolo problema è che data proprio la scarsa confidenza che i team di sviluppo potrebbero avere con il costo della vita in altri Paesi, questi prezzi rischiano di schizzare tutti su. Tutti tranne quelli in dollari. Segno evidente che il tasso di cambio iniziale preso a modello è quello con la valuta americana.
Non che ci si aspetti qualcosa di diverso da una piattaforma che è americana ma sembra proprio un po’ strano che solo nel resto del mondo si abbiano le risorse per pagare in media il 20% in più per giocare. Alcuni sono talmente innervositi da questi cambiamenti che su Reddit c’è chi ha dichiarato già di voler passare al Game Pass e, da parte nostra, preefiguriamo un picco nel numero di utenti che proveranno ad aggirare i prezzi ritoccati con una VPN.