Steam ha una politica molto stretta per i rimborsi ma il caso che si è aperto è del tutto particolare. E la piattaforma lo ha compreso.
Ve la ricordate la polemica in quel momento in cui Helldivers II era disponibile per PC attraverso Steam, Sony non ha gestito bene i requisiti del PSN e poi c’è stata la corsa al rimborso per quelli che non avevano nessuna intenzione di fare un account?
Chi pensava questo sarebbe stato il picco delle stranezze che avremmo visto in termini di gestione dell’esperienza dei giocatori sta per essere sorpreso. Al centro c’è di nuovo Steam che ha deciso di accettare, per chi ne farà richiesta, il rimborso di un gioco che in realtà tanti possiedono da molto tempo.
Quello dei rimborsi dei prodotti acquistati online è un ambito sempre molto difficile da gestire da parte delle piattaforme. È per questo motivo che esistono regole ferree che non possono essere modificate. Capita però che ci siano situazioni in cui quelle stesse regole possano essere in parte piegate. È quello che sta succedendo con Steam che, a chi ne fa richiesta, accetta di rimborsare in toto chi non vuole più GTA V.
La situazione ha cominciato ad andare storta quando Rockstar Games ha aggiunto un nuovo sistema anticheat chiamato Battle Eye. Un sistema che dovrebbe aiutare a rimuovere chi bara ma che impedisce nei fatti di giocare su qualunque piattaforma utilizzi Linux. E quale console portatile costruita da Steam è in realtà una piattaforma su cui gira Linux? Steam Deck.
L’aggiunta del nuovo sistema di protezione da parte di Rockstar Games ha reso un gioco che prima funzionava benissimo ed era Steam Deck verifired totalmente inutilizzabile. Motivo per cui Steam, dimostrando più che una discreta lungimiranza, ha deciso di accettare i rimborsi di chi lo chiede anche se il gioco è stato acquistato da moltissimo tempo. La consolazione è però forse che il sistema funziona? A giudicare dai messaggi che si muovono online non c’è neanche questa consolazione: il nuovo sistema Battle Eye non fa quello che dovrebbe fare.
Ma è davvero così drammatico il fatto che Rockstar abbia aggiornato i sistemi di sicurezza del suo titolo più recente tagliando fuori gli utenti Linux? In realtà, oltre a tagliare fuori chiunque possieda Steam Deck, la mossa di Rockstar ha tagliato le gambe anche a 2.5 milioni di utenti attivi che giocano attraverso Linux.
Non sarà il sistema operativo più diffuso sul pianeta (aspettiamo di vedere ottobre 2025 però) ma è comunque parte dell’ecosistema e soprattutto era parte dell’ecosistema fino all’attimo prima in cui il developer ha deciso di cambiare le carte in tavola. Se fosse stato fin da subito un gioco impossibile da utilizzare attraverso la console portatile di Steam non ci sarebbe stato nessun problema.
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