Molto probabilmente non conoscete Clara Sorrenti ma se siete degli habituè di Twitch e seguite parecchi streamer vi sarà capitato di vedere almeno un video pubblicato da Keffals. Che si è ritrovata vittima di accuse false che hanno portato a una incriminazione e a un arresto.
Una brutta storia di odio e in particolare di transfobia che riporta in primo piano quanto sia ormai diventato facile far credere alle persone qualunque cosa sfruttando le potenzialità della rete.
Keffals è molto nota tra gli streamer soprattutto per i suoi video che parlano dell’odio e della discriminazione nei confronti della comunità LGBTQ+ di cui fa parte in quanto donna trans. Ma, anche a prescindere dalle motivazioni abiette di chi l’ha messa in questa situazione scomoda e pericolosa, di nuovo l’esperienza di questa streamer è un monito a quanto purtroppo facilmente si possono inscenare reati e trascinare persone innocenti nel fango.
La streamer e le minacce di morte, quando l’FBI ci casca con tutte le scarpe
Sembra di avere davanti il riassunto di qualche film di serie B di quelli che vanno in onda di solito d’estate il pomeriggio mentre siamo tutti intenti a fare il pisolino: una persona innocente vittima di una personalità malata che riesce a gabbare le autorità. Ma stavolta non ci sono attori ma una streamer in carne e ossa che si batte contro l’omotransfobia e qualche idiota che decide di rovinarle la vita. Almeno temporaneamente.
La storia la racconta direttamente con un video pubblicato anche su YouTube in cui è Keffals stessa a spiegare quello che è successo. Lo scorso 5 agosto la polizia è entrata in casa sua, a London, in Ontario, e l’ha trascinata via con accuse totalmente infondate. Qualcuno aveva infatti inviato minacce di morte a tutti i consiglieri comunali di London a suo nome affermando anche di aver sparato a sua madre e di voler fare quindi una strage. La polizia ha quindi fatto irruzione e l’ha tratta in arresto mostrandole anche durante gli interrogatori le famigerate email che lei non ha in realtà mai inviato.
Purtroppo non è la prima volta che la streamer di Twitch si ritrova nei guai a causa dei suoi video che non fanno sconti a nessuno. Anche la stessa piattaforma Twitch l’aveva bannata per un periodo perché qualcuno aveva inviato una segnalazione riguardo uno dei suoi video. In quel caso, la streamer era poi riuscita a dimostrare che la segnalazione era infondata e a riavere il proprio profilo. Stavolta sarà decisamente più lungo e complicato tornare alla normalità.