Un report di uno degli insider più importanti del mondo parla di come gli streamer e i pro player utilizzino il reverse boost su Call of Duty.
In questi giorni che Call of Duty Modern Warfare 2 sta per essere lanciato e in tanti hanno provato la Beta, soprattutto giocatori professionisti e streamer rispettati, si è tornati a parlare di cheater. Anche perché alcuni di questi vip hanno firmato delle prestazioni non proprio esaltanti e, salvo riprendersi negli ultimi match della giornata, hanno comunque fatto delle partite non proprio memorabili. Certamente giocare in una postazione non proprio ad un titolo “nuovo” e contro solo giocatori esperti fa la differenza rispetto ad un match contro persone comuni da casa. Ma il dubbio resta.
Uno degli insider più famosi del mondo dei videogiochi, ovvero Tom Henderson, ha parlato proprio di un trucco che utilizzano molti streamer per pompare in modo falso le proprie prestazioni e sembrare così molto più forti di quello che si è in realtà. Un trucco chiamato reverse boost.
Reverse boost, come alcuni streamer raggirano i giocatori
Si parte da un presupposto: le lobby di Call of Duty Modern Warfare o Warzone non sono create in modo casuale. Tendenzialmente, infatti, l’algoritmo cerca di mettere l’utente in lobby più o meno equilibrate, in base non solo al rapporto tra uccisioni e morti del vostro profilo ma, per alcuni, anche secondo il vostro stile di gioco. Ebbene per il reverse boost, alcuni streamer comprano un’altra console, creano un altro account e un’altra copia di CoD MW o semplicemente riscaricano gratis Warzone con le nuove credenziali. Quindi vanno online, mettono la sensibilità della mira ad 1, e usando le armi peggiori possibili finiscono la partita con 1-2 uccisioni e dozzine di morti. Dopo 5-6 partite così, il proprio punteggio è distrutto e si finisce sempre nelle lobby più facili.
Quindi col secondo account con una pessima reputazione, si invia una richiesta di amicizia all’account principale e ufficiale dello streamer in questione, che ovviamente accetta. Sempre con il secondo account si inizia una partita e quindi si manda un invito all’account principale. In questo modo il content creator finisce in una lobby di giocatori molto scarsi, dato che ha utilizzato i parametri del suo account falso, con il loadout più forte e con delle abilità nettamente superiori rispetto a chi gioca a quei livelli. E in questo modo, spiega nel report Tom Henderson, in molti tra Youtube, Twitch e TikTok creano video in cui sembrano dominare continuamente nel gioco, utilizzando il reverse boost. Ovviamente non si fanno nomi e cognomi.