Streaming gratuito sulle piattaforme più famose? Un metodo esiste, è furbo e per tutti

Se prima c’era Netflix, in Italia, e poco altro. Adesso non si contano le OTT disponibili per ogni gusto e tasche.

DAZN - Videogiochi.com 20230216
DAZN – Videogiochi.com

La creazione di piattaforme in streaming è aumentata a dismisura, basti pensa che Netflix non è più la numero uno al mondo in questo specifico segmento di mercato, superata da Prime. L’avvento di DAZN, che da due stagioni a questa parte ha strappato il monopolio della Serie A a Sky (con sette partite in esclusiva a giornate, tre in co-esclusiva con la piattaforma satellitare) è solo la cartina di tornasole dello status quo.

Più piattaforme in streaming aumentano l’offerta, ma di conseguenza anche le spese. Ma a tutto c’è un rimedio. Stanno parimenti prendendo più piede i cosiddetti servizi online che permettono di creare e partecipare a gruppi di condivisione, per dividere le spese del proprio abbonamento con altre persone. Spesso queste piattaforme online a pagamento con cui vedere prodotti sia originali che non, prevedono account multi-utente che consentono la condivisione solo a chi fa parte dello stesso nucleo domestico. Tant’è.

Android o iOS, non fa alcuna differenza.

Una delle piattaforme che sta riscuotendo il maggior numero di successi è Together Price: aiuta gruppi di persone a condividere il costo dei loro piani Multi-Utente come Netflix Premium, Nintendo Switch, Xbox Live e molti altri, in modo semplice e sicuro. Se sei tu il proprietario dell’abbonamento puoi mettere a disposizione i posti liberi che non utilizzi o puoi aggiungerti ad un gruppo come partecipante. Consta di tre semplici passaggi: la creazione di un gruppo di condivisione, l’aggiunta di un membro, il ricevimento delle quote del joiner.

Netflix - Videogiochi.com 20230216
Netflix – Videogiochi.com

I gruppi di condivisione sono formati da due o più persone che fanno parte di un abbonamento Multi-Utente allo scopo di condividere l’uso di un prodotto o servizio. Ciascun fornitore ha regole diverse in relazione alle categorie di individui con cui è possibile condividere il proprio account tra cui familiari, coinquilini, amici e collaboratori. Ma più o meno sono tutti facilmente identificabili.

Non solo Together Price, comunque. C’è spliiit, per esempio. Sul portale si cerca la piattaforma in streaming di cui sogniamo la visione, a un prezzo nettamente più basso, poi la scelta: proporre un determinato abbonamento a basso costo, oppure sottoscriverlo. PayPal è la soluzione ideale per coloro che condividono un abbonamento in autonomia, senza “appoggiarsi” a piattaforme come Together Price e Spliit. Grazie a Dividi il conto, si può sapere il costo totale dell’abbonamento del servizio condiviso, calcolando automaticamente l’importo e inviare una richiesta di pagamento tramite email, a ciascun partecipante. Se si ha Android o iOS, non fa alcuna differenza.

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