La presentazione organizzata da PlayStation per mostrare a tutti i giochi dei developer, compresi quelli di terze parti, ci ha permesso anche di dare uno sguardo al prossimo Street Fighter 6. Ma, con una sorpresa che forse non piacerà proprio a tutti.
Perché i personaggi sono rimasti più o meno gli stessi, anche se ovviamente rispetto a qualche capitolo fa la modellazione è diventata insieme più realistica e se possibile ancora più cartoonosa (merito sicuramente del nuovo RE Engine). Ma anche di una scelta che se non ha irritato quantomeno ha sorpreso i fan di Street Fighter di tutto il mondo.
Nel roster di lottatori scorso nel bel trailer di presentazione più di qualcuno si è infatti accorto che Chun-Li ha cambiato voce. E a nostro avviso è un bene.
I picchiaduro, dai tempi del primo Tekken o del primo Mortal Kombat o anche del primo Street Fighter, sono tutto fuorché realistici. Le mosse, i personaggi, per non parlare delle ambientazioni e delle storie costruite per tenere in piedi questi divertenti baracconi.
Una caratteristica poi comune a tutti i picchiaduro più famosi, oltre ai costumi spesso improponibili nella vita reale, sono le tag line dei vari personaggi. Espressioni con cui ciascuno dei lottatori canalizza il proprio demone interiore. Una delle frasi più celebri è ovviamente quella di Chun-Li, che per almeno i due passati videogiochi abbiamo apprezzato nel doppiaggio fornito da Laura Bailey. Bailey è una voce che gli amanti dei videogiochi conoscono bene dato che è stata, tra le altre, Abby in The Last Of Us Parte Seconda nonché la Polina Petrova di Call of Duty Vanguard.
Non ci sarebbe stato nulla di sconveniente quindi se un talento del genere avesse continuato a dare la voce alla combattente con lo chignon. E invece nel nuovo trailer di Street Fighter 6 a dare la voce a Chun-Li abbiamo trovato l’attrice filippino americana Jennie Kwan, diventata famosa per la sua interpretazione di Suki in Avatar The Last Airbender. Ma perché ci piace così tanto il fatto che ci sia Kwan a interpretare la lottatrice di origine asiatica? Per una questione di timbro vocale. Prestare attenzione a che anche la voce di un personaggio che ha una certa conformazione fisica e alcuni tratti caratteristici sia corrispondente a quello che si potrebbe incontrare nella vita reale (ammesso e non concesso che uno voglia effettivamente incontrare Chun-Li nella vita reale) è un segno positivo di inclusività fatta senza pompa magna.
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